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Malore per il prof che ha minacciato gli studenti per non farli manifestare tra le “sardine”

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Si sarebbe sentito male nella sua abitazione di Torrano, frazione di appena 33 abitanti nel Comune di Pontremoli (Massa Carrara) il docente di scuola superiore di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), che aveva “minacciato” su facebook, di punire i propri studenti se “avessero osato” manifestare a Fiorenzuola contro Salvini, assieme al movimento delle “sardine”.

Accertamenti clinici all’ospedale

L’insegnante, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, domenica 24 novembre sarebbe stato soccorso dal 118 e trasportato per precauzione all’ospedale delle Apuane Noa di Massa (Massa Carrara) dove è stato sottoposto a degli accertamenti clinici.

Da parte della Azienda sanitaria locale, si mantiene il massimo riserbo sullo stato di saluto dell’insegnante e sui reali motivi del malessere accusato.

Malore da stress?

L’ipotesi, formulata dalla stessa agenzia di stampa, è che l’insegnante abbia accusato un lieve malessere dopo le tensioni scaturite nelle ultime ore a seguito del suo post poi rimosso.

Il professore si è poi scusato: con una e-mail inviata ad alcuni organi di informazione locali ha scritto: “Ne approfitto per scusarmi pubblicamente con tutti gli studenti, genitori, colleghi e dirigenti che non era certo nelle mie intenzioni mettere in difficoltà attraverso il mio scritto. Chi mi ha conosciuto sa che non sarei mai e poi mai in grado di compiere azioni del genere”.

Tutti contro il prof

Contro il docente si sono immediatamente scagliati tra più alti rappresentanti della scuola: il sottosegretario Lucia Azzolina (M5S), la senatrice dem Simona Malpezzi e anche il ministro Lorenzo Fioramonti, che ha detto di avere “attivato gli uffici del MIUR per verificare i fatti e procedere con provvedimento immediato alla sospensione“.

Anche il sottosegretario all’Istruzione, Peppe De Cristofaro (LeU), ha detto che si rivolgerà all’Usr perché vengano “presi al più presto tutti i necessari provvedimenti per tutelare l’istituzione scolastica pubblica, l’istituto in cui lavora, e gli studenti di quella scuola”.

Parole di sdegno verso la frase postata su facebook sono state pronunciate anche dall’Unione degli Studenti e sindacati Confederali di Piacenza.

Anche l’Istituto dove presta servizio il docente ha comunicato “di aver già informato del fatto gli organi superiori dell’amministrazione scolastica per adottare le misure opportune”.