Home Archivio storico 1998-2013 Ordinamento Mandolini per protestare

Mandolini per protestare

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Dopo il flash-mob a Napoli, nell’ambito della campagna “Io sto col mandolino”, i mandolinisti diplomati in conservatorio si esibiranno presso il teatro romano in occasione della manifestazione dei sindacati della scuola. Secondo il Decreto Ministeriale n. 201 del 6 agosto 1999 nelle scuole medie ad indirizzo musicale è previsto l’insegnamento di diversi strumenti, quattordici in tutto, come il pianoforte, la chitarra, il fagotto, il corno, l’oboe, l’arpa, la fisarmonica ecc. ma non è previsto quello del mandolino, nonostante il titolo di studio conseguito presso i conservatori sia equivalente a quello di tutti i musicisti.

«Un’ingiustizia di cui sono vittime i mandolinisti di tutta Italia, che non hanno la possibilità di poter spendere il proprio titolo di studio di livello universitario al pari degli altri colleghi e che si vedono così preclusa un’importante possibilità lavorativa», affermano gli organizzatori del Movimento Liberi Mandolinisti Uniti. «L’esclusione appare inspiegabile soprattutto perché il mandolino è insegnato in diversi conservatori d’Italia (Milano, Brescia, Padova, Napoli, Salerno, Benevento, Palermo, Bari) e anche in diversi licei musicali.
In favore della causa è sceso in campo il senatore del Pd Vincenzo Cuomo, che ha formulato un’interrogazione parlamentare per l’inserimento del mandolino. Anche Renzo Arbore ha perorato più volte la causa in diverse interviste».