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Maturità e poi sei mesi (gratis) nelle forze armate: via libera dalla Camera

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Dopo il conseguimento della maturità, sei mesi (gratuiti) nelle forze armate (Esercito, Marina Militare, Aeronautica e Carabinieri).

Dopo il via libera della Commissione Cultura, il testo del provvedimento, su proposta di Forza Italia (primo firmatario Matteo Perego di Cremnago) è arrivato in aula a Montecitorio ed ha ottenuto il via libera.

La proposta approvata alla Camera

Il testo è stato approvato con 453 voti a favore, 10 contrari (i deputati di Leu) e sei astenuti.

Ora la discussione passa al Senato.

Cosa prevede il provvedimento

Dal 1 gennaio 2020, percorsi formativi in ambito militare per i cittadini di età compresa tra 18 e 22 anni.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di offrire alle giovani generazioni l’opportunità di conoscere direttamente, attraverso un periodo di permanenza di almeno sei mesi nelle Forze armate, i valori, la disciplina, la storia e la specificità dell’ordinamento militare.

Il progetto entrerà in vigore in forma sperimentale e riguarderà solo i giovani di cittadinanza italiana in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore.

Tra i requisiti richiesti, la cittadinanza italiana; il godimento dei diritti civili e politici; l’assenza di condanne per delitti non colposi e di procedimenti penali in atto per delitti non colposi; possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado; non essere stati sottoposti a misure di prevenzione; non aver tenuto nei confronti delle istituzioni politiche dello Stato comportamenti che non diano garanzia di assoluta fedeltà alla Costituzione e alle esigenze di sicurezza nazionale

Si prevede un semestre di formazione non retribuita con corsi di studio in modalità e-learning, periodi di permanenza presso le strutture formative, operative e addestrative delle forze armate  individuate dal Capo di Stato maggiore della difesa, in forme di apprendimento pratico per il raggiungimento di specifici e indicati obiettivi.

Al termine dello svolgimento del progetto sperimentale di formazione in ambito militare l’amministrazione della Difesa sarà tenuta a rilasciare un attestato che certifichi l’esito positivo del percorso formativo svolto.

L’attestato potrà essere utilizzato, all’atto della collocazione sul mercato del lavoro, quale titolo attestante le specifiche esperienze maturate e costituirà, inoltre, titolo valutabile ai fini della nomina ad ufficiale di complemento.

Lo svolgimento con esito positivo del progetto sperimentale di formazione in ambito militare consentirà, inoltre, l’acquisizione di un massimo di 12 crediti formativi universitari, nei termini che dovranno essere stabiliti con apposita circolare del Miur.

Il progetto costerà 1 milione di euro nel 2020 e 500mila nel 2021.