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Mense scolastiche si o no?

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Meglio far mangiare a casa i nostri figli, potendo, piuttosto che affidarli a mense scolastiche dove rovinano il palato”. Parola di Carlo Cracco, lo chef pluristellato della Tv.

Abbiamo posto la questione sulla nostra pagina Facebook ai nostri lettori e la risposta non è stata per niente omogenea.
Infatti, c’è una grossa suddivisione fra i genitori favorevoli a lasciare i propri figli alla mensa scolastica e quelli che invece la pensano come Carlo Cracco, quindi che sia più sano il pasto a casa.

In quest’ultima categoria, i lettori si lamentano della qualità mediocre, a volte scadente, delle mense scolastiche: “Io sono d’accordo con lo chef: pessime pietanze, cucinate male con prodotti scadenti (anche se biologici!). I bambini saranno anche viziati, ma il pranzo è veramente infimo!”; “la mensa dei miei figli faceva schifo, però non potevo evitare di lasciarli ..ero al lavoro!”; “Pranzo da casa più buono. Ha ragione Cracco. Io inviterei i genitori a mangiare in alcune mense scolastiche. Cibo scotto, pochi i sapori, pietanze poco appetibili”.

Tuttavia, dal nostro piccolo sondaggio, emerge che sono in molti ad essere favorevoli alle mense scolastiche: “Non penso proprio che sia una buona idea in quanto il momento del pranzo per i bambini è un momento di stimoli e condivisione con gli altri”, “ Il momento del pranzo non e’ affatto solo cibo…ma condivisione, partecipazione, crescita”; “Certo dipende dalle mense, ma i miei figli si sono sempre trovati molto bene”.

Quindi, le due “fazioni”, pro e contro la mensa scolastica, si equivalgono in questa indagine social.
Sicuramente molti genitori scelgono di lasciare i propri figli a scuola per il pranzo per necessità, ma bisogna riconoscere che ancora esistono alcune mense scolastiche che non garantiscono un pasto gustoso, ma soprattutto molto sano.
D’altro canto, però, è innegabile l’importanza della mensa scolastica per l’alunno, perchè l’esperienza di condividere il cibo con gli altri rappresenta senz’altro un momento importante di crescita. Sarà d’accordo pure Cracco?