
Negli ultimi anni, il fenomeno della censura dei libri negli Stati Uniti d’America, in particolare banditi da scuole e biblioteche scolastiche, è diventato argomento di un acceso dibattito culturale, sollevando discussioni sulla libertà di espressione e sull’importanza di esporre i giovani a temi complessi, attraverso la lettura dei quali possono sollecitare riflessioni e offrire anche una via per esplorare e comprendere le problematiche affrontate.
A segnalare la crescita del numero dei testi banditi e mettere in luce le loro caratteristiche è PEN America, un’organizzazione nata più di cento anni fa, che promuove azioni e campagne per aumentare la consapevolezza del diritto alla libertà di espressione.
Dal 2021 ha documentato quasi 16.000 divieti di libri nelle scuole pubbliche a livello nazionale, un numero mai più visto dall’era McCarthy degli anni ’50.
La crescita della censura, diffusa in ogni Stato, è dovuta ai gruppi conservatori e riguarda principalmente i libri su razza e razzismo o individui di colore e anche libri su argomenti LGBTQ così come quelli che hanno riferimenti sessuali o discutono sulla violenza sessuale.
L’effetto dei bandi ricade sia sulla vendita e l’acquisto dei libri, sia sulla loro lettura e diffusione nelle scuole e nelle biblioteche scolastiche.
I dati
Secondo PEN America, sono stati banditi oltre 10.000 titoli nelle scuole e nelle biblioteche tra il 2023 e il 2024, un aumento significativo rispetto agli anni precedenti. La legislazione statale, secondo PEN America, è stata anche particolarmente critica nell’accelerare i divieti di libri, rendendo più facile rimuovere i libri dalle scuole senza un giusto processo, o in alcuni casi, senza alcun processo formale
I divieti di libri hanno interessato più di 4.000 titoli unici, con circa il 45% dei divieti verificatisi in Florida e 36% in Iowa.
Una Legge dell’Iowa, firmata nel 2023, proibisce materiale sull’orientamento sessuale e l’identità di genere prima della settima classe. La legislazione vieta anche esplicitamente nelle biblioteche e nelle aule scolastiche delle scuole elementari i libri che descrivono atti sessuali.
Entrambi gli stati hanno affrontato cause legali per le leggi controverse.
Grandi editori, insegnanti LGBTQ+, studenti e genitori hanno fatto causa per fa rovesciare la legge dell’Iowa, ma una corte d’appello federale ha ribaltato un’ingiunzione temporanea sui divieti di libri dell’Iowa, permettendo alla legge di continuare ad avere effetto. Di recente un’azione legale ha contribuito a ripristinare i libri in alcuni comuni: è avvenuto in Florida, dove sono stati eliminati dalla lista del bando 36 libri dopo aver risolto una causa promossa da una coalizione di genitori, studenti e autori.
Libri al bando: alcuni titoli
I libri più “bannati” nell’anno scolastico 2023-2024, secondo il PEN America Index of School Book Bans, che riguarda in particolare quelli banditi nelle scuole, includono il best seller della scrittrice Jodi Picoult Nineteen Minutes (Diciannove minuti) sui momenti che portano a una sparatoria scolastica, e Looking for Alaska di John Green, uno dei grandi best seller dei tascabili per ragazzi. La lista comprende anche The Handmaid’s Tale (Il Racconto dell’Ancella) di Margaret Atwood, e The Kite Runner (Il cacciatore di Aquiloni) di Khaled Hosseini.
A questi si aggiungono alcuni banditi per la prima volta già a inizio 2025; tra questi: Roots (Radici) di Alex Haely, romanzo celebre in tutto il mondo, che descrive il viaggio di un uomo fatto schiavo negli Stati Uniti e affronta in modo esplicito il tema della schiavitù e Go to tell it on the mountain (Gridalo forte) un romanzo semi autobiografico di James Baldwin, che vede come protagonista un adolescente che vive ad Harlem.
Non mancano i classici, tra cui Piccole Donne di Louisa May Alcott, bandito per la rappresentazione di ruoli di genere non conformi ai valori tradizionali, messaggio percepito come troppo progressista per alcuni contesti scolastici. 1984 di George Orwell, bandito per i contenuti considerati troppo inquietanti, per la critica ai regimi autoritari, giudicata sovversiva in alcuni contesti educativi, per linguaggio esplicito riferito a sesso, violenza, torture. Il buio oltre la siepe, di Harper Lee, che affronta il razzismo, e anche Anna dai capelli Rossi di Lucy Maud Montgomery, Anna dai capelli rossi, libro bandito per i temi considerati inappropriati per il pubblico giovane, linguaggio datato e sensibile, critiche ai modelli di comportamento.
Per saperne di più https://pen.org/topic/banned-books/