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Minoranze linguistiche riconosciute

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La disposizione fa riferimento alla legge n. 482 del 1999 che prevede la possibilità di finanziare attività didattiche per la promozione e la conoscenza del patrimonio culturale delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate oltre che di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo.
Per l’anno scolastico 2001/2002, le istituzioni scolastiche dei Comuni in cui si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche possono dunque predisporre progetti di integrazione al Piano dell’Offerta formativa  richiedendo anche appositi finanziamenti.

I progetti possono riguardare una o più delle seguenti attività:

• studio delle lingue delle minoranze da utilizzare accanto all’uso della lingua italiana come strumento per lo svolgimento delle attività didattiche nella scuola dell’infanzia o come strumento di insegnamento delle discipline curriclari;
• studio delle lingue delle minoranze come oggetto specifico di apprendimento nell’ambito della quota obbligatoria riservata a ciascuna istituzione scolastica del curricolo della scuola di base;
• studio delle lingue e delle culture delle minoranze da inserire nell’ampliamento dell’offerta formativa (orario extracurricolare) da offrire anche agli adulti.
Il programma predisposto dalla scuola deve prevedere che gli alunni – a conclusione del ciclo di studio – raggiungano le seguenti competenze:
• padronanza della lingua minoritaria e conoscenze grammaticali storico-linguistiche ad esse correlate;
• conoscenze storico-culturali relative alla comunità linguistica-minoritaria.
Il progetto predisposto dalla scuola deve essere redatto sia in lingua italiana sia nella lingua minoritaria e deve essere inviato all’Irre Calabria (Via XX Settembre, 62 88100 Catanzaro – tel. 0961/722026 fax 0961/722027) entro il 30 giugno 2001.