
La Commissione incaricata della redazione del nuovo testo delle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione ha terminato i lavori di redazione della bozza di documento.
Al via la fase di consultazione
La pubblicazione del documento è finalizzata ad avviare nei prossimi giorni la fase di consultazione che la stessa Commissione effettuerà mediante incontri con le associazioni professionali e disciplinari, con le associazioni dei genitori e degli studenti e con le organizzazioni sindacali della scuola.
Il confronto sarà utile per avviare l’iter formale di adozione delle Nuove Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione che andranno a sostituire dall’anno scolastico 2026/2027 quelle adottate nel novembre 2012.
Latino, LEL e obiettivi
Per il latino nella scuola secondaria di primo grado, le Nuove Indicazioni 2025 prevedono l’introduzione del “Latino per l’educazione linguistica (LEL)”. Questo insegnamento non è più considerato un valore di per sé e necessita di essere giustificato, suscitando interesse e passione negli studenti, facendo comprendere come la lingua e la cultura latina permettano di intendere meglio la cultura contemporanea.
Le finalità principali dell’insegnamento del LEL sono:
- Favorire l’accesso a un vasto e stimolante patrimonio di civiltà plasmata da molteplici esperienze culturali legate al mondo antico.
- Rafforzare la conoscenza del lessico delle lingue studiate, in particolare l’italiano, acquisendo maggiore consapevolezza del significato delle parole e approfondendone la semantica.
- Preparare gli studenti a una migliore conoscenza della grammatica e della sintassi della lingua italiana a partire dalla base grammaticale latina.
Si prevede che la conoscenza della lingua e della cultura latina venga auspicabilmente avviata negli ultimi due anni della scuola secondaria di primo grado.
Al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado, le competenze attese per il LEL includono:
- Comprendere l’importanza del latino per raggiungere una piena consapevolezza nella lettura e nella scrittura dell’italiano e l’origine latina di parole italiane appartenenti a diversi registri linguistici.
- Conoscere i primi elementi della lingua e della cultura latina e gli elementi di persistenza e variazione del lessico latino nei temi collegabili con l’ambito di cittadinanza.
- Comprendere la funzione del latino nella produzione di testi e documenti con valenza storico-letterario-giuridica, riflettendo consapevolmente sul presente alla luce del passato.
- Con l’aiuto del docente, partire dal latino per stabilire confronti con le strutture più semplici di altre lingue flessive note.
Gli obiettivi specifici di apprendimento al termine della classe terza prevedono che gli studenti debbano:
- Conoscere l’alfabeto latino e comprendere il suo utilizzo per la scrittura di lingue diverse.
- Riconoscere e riprodurre con la guida dell’insegnante la pronuncia corretta delle parole studiate.
- Riconoscere la radice latina di termini italiani e di altre lingue studiate.
- Acquisire una terminologia progressivamente più precisa e consapevole in lingua italiana.
- Conoscere e utilizzare alcuni applicativi informatici (es. vocabolari digitali) per approfondire lo studio dei rapporti etimologici tra lessico latino e italiano.
- Con la guida dell’insegnante e in contesto laboratoriale, comprendere il senso globale di frasi elementari e testi latini semplici (es. aforismi e proverbi, formule epigrafiche…).
- Riconoscere la funzione del latino nella redazione di documenti storici, letterari e giuridici e come lingua franca utilizzata per lo scambio intellettuale in Europa almeno fino al XIX secolo.
Le conoscenze che gli studenti dovranno acquisire includono:
- L’alfabeto latino.
- L’origine latina di parole italiane ad alta frequenza.
- I principali latinismi in italiano e la presenza di semplici termini latini in altre lingue straniere moderne.
- La corretta pronuncia delle parole latine studiate.
- L’introduzione alla morfologia delle parole latine e al sistema delle parti invariabili e variabili con esplorazione delle questioni fondamentali riferite ai casi e ai generi.
- L’introduzione alla I e alla II declinazione dei nomi e degli aggettivi.
- L’introduzione alla coniugazione dei verbi sum ed esse.
I suggerimenti metodologico-didattici per i docenti raccomandano di:
- Definire preliminarmente le conoscenze e le competenze grammaticali in lingua italiana degli alunni.
- Privilegiare esercizi finalizzati all’analisi e alla comprensione di termini e strutture grammaticali già acquisiti in italiano per un primo approccio alla traduzione.
- Proporre in lingua latina solo la lettura di testi molto semplici, come epigrafi, aforismi, favole o miti, anche ricorrendo a versioni adattate o con traduzioni a fronte.
- Valorizzare un approccio interdisciplinare e multimediale.
- Prevedere prove scritte e orali che prevedano la rielaborazione dei concetti appresi, la redazione di semplici progetti e attività incentrate sull’indagine del lessico e delle etimologie, tali da consentire un confronto con l’italiano.
- Suggerire prove integrate con l’insegnamento di italiano.
Vengono anche forniti esempi di moduli interdisciplinari che coinvolgono il latino, come “Arte e mito” e moduli focalizzati sull’etimologia e sul lessico della cittadinanza. L’obiettivo è mostrare l’utilità del latino per la comprensione dell’italiano e della cultura in generale.