
Ennesimo femminicidio, ennesima donna uccisa dal marito. Stavolta la tragedia si è consumata a Castelvetrano, nel trapanese. A morire è stata una donna di 49 anni. Il marito, dopo averla colpita a morte, si è suicidato. La donna lavorava in una scuola della zona, come assistente all’autonomia e alla comunicazione.
“Il dolore si fa collettivo”
Come riporta La Repubblica, l’uomo, 55 anni, avrebbe colpito la moglie alla testa con una grossa chiave inglese e poi si sarebbe lanciato dal terrazzo. Qualcuno ha raccontato di una lite, le voci sarebbero state sentite in strada.
“Questa mattina la nostra città è stata scossa da una tragedia familiare. Un dramma consumato nel silenzio delle mura domestiche, che provoca sgomento, tristezza e profonda riflessione”. Lo dice il sindaco di Castelvetrano Giovanni Lentini appresa la notizia del femminicidio di stamattina, a La Sicilia. “In momenti come questi, il dolore si fa collettivo. Ci stringiamo con rispetto e partecipazione al cordoglio dei familiari coinvolti, offrendo il nostro sostegno umano e istituzionale. Di fronte a episodi così dolorosi, sentiamo forte il dovere di continuare a promuovere una cultura del rispetto, della cura e dell’ascolto, affinché nessuno si senta mai solo o abbandonato. Castelvetrano oggi si ferma, riflette e si stringe nel silenzio”, ha concluso.
Il cordoglio della comunità scolastica
“La notizia della sua morte, avvenuta in circostanze drammatiche che ci interrogano e ci sconvolgono, ha colpito duramente l’intera comunità scolastica. La signora è stata per tutti noi una presenza preziosa: discreta ma incisiva, profondamente vicina ai nostri alunni più fragili, e sempre pronta a collaborare con il personale docente e non docente”, lo ha detto la dirigente scolastica dell’istituto in cui la vittima lavorava. “Ha prestato servizio con grande professionalità, umanità e dedizione all’interno della nostra scuola”, ha ricordato ancora la dirigente.
“Era una donna splendida – dice un‘insegnante che l’aveva conosciuta per lavoro a LiveSicilia.it -. Era una madre, una lavoratrice. Non riesco a darmi pace. Mi chiedo cosa possa spezzarsi, dentro una mente, dentro una coppia. Famiglie che sembrano normali, ma poi c’è qualcosa che non funziona. E dobbiamo smettere di fare finta di niente”.
“Una donna e mamma magnifica – prosegue – devota alla famiglia e al lavoro”. E ancora: “Nulla poteva fare immaginare che sarebbe avvenuta una tragedia del genere – dice una collega. Non eravamo a conocenza di particolari problemi, siamo increduli”.