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ONU e disinformazione, lanciata a Roma la Summer School per docenti e studenti

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La circolazione delle informazioni sia a livello giornalistico che concettuale, specie nell’ultimo trentennio, ha subito con l’avvento della rete e dei quotidiani on-line un deciso e sensibile ridimensionamento. La mole di informazioni, anche per le autorità competenti, è divenuta troppo importante da gestire per gli utenti e fruitori delle informazioni: attendibilità, autenticità ed affidabilità le tre parole chiave, con una spolverata di saggio senso critico, per potersi districare in autonomia tra propagande, discorsi, dichiarazioni, dati ed informazioni. da un lato troviamo informazioni libere ed accessibili, potabilizzate per la stragrande maggioranza degli utenti, dall’altra abbiamo degli effetti spiacevoli sulla società: limitata interpretazione, estremismo, tifoserie, illusioni e disillusioni, incomprensioni concettuali. Il corpo docente, in quanto allenatore dello spirito e dimensione critica dello studente, ha il dovere concettuale di saper riconoscere con le proprie competenze didattiche quando la disinformazione raggiunge apici che possano impattare, anche in classe, le capacità di giudizio e comprensione di un fatto per gli studenti. 

Geopolitica, fattori scatenanti: il ruolo della scuola contemporanea

Tutta la comunità internazionale, indipendentemente dai fatti bellici e confronti in corsi, è interessata da questioni ideologiche (odio, misinformazione e disinformazione) che implicano la libertà di informarsi in maniera autonoma ed indipendente; ciò è consueto in istanti di grande trambusto internazionale e globale ed interessa tutti i paesi. L’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha espresso preoccupazione per la proliferazione di questi fenomeni e ha accolto con favore gli sforzi del Segretario Generale per promuovere la cooperazione internazionale nella lotta alla disinformazione attraverso il suo rapporto: Countering disinformation for the promotion and protection of human rights and fundamental freedoms. Con il fine di promuovere tale iniziativa, l’UNICRI e la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale (SIOI) hanno lanciato di recente la prima edizione della Summer School su Misinformation, Disinformation and Hate Speech, che si terrà dal 3 al 7 luglio 2023. Il corso in oggetto è indirizzato a docenti, studenti e ricercatori ed è ad accesso libero previa candidatura e domanda da inoltrare alle organizzazioni competenti entro il 20 giugno prossimo.

Tematiche, strumenti, iniziative 

Il corso si propone di fornire i mezzi (quasi escatologico-scientifici) per prevenire l’infiltrazione non solo nelle autorità internazionali, ma anche nei luoghi in cui i futuri cittadini formano le proprie attitudini, competenze e conoscenze. I temi più rilevanti affrontati dal 3 al 7 luglio prossimo seguono e sono pubblicati sulla pagina della Summer School:  

  • La differenza tra disinformazione e misinformazione e i diversi tipi di disinformazione e misinformazione; 
  • La differenza tra i discorsi d’odio e libertà di espressione;
  • Una panoramica del quadro giuridico internazionale e degli standard sui diritti umani utilizzati per contrastare i discorsi d’odio e la disinformazione;
  • Il ruolo delle fake news nell’alimentare i discorsi d’odio e il legame tra fake news, disinformazione, misinformazione e incitamento all’odio;
  • Strumenti per monitorare e rispondere alla disinformazione, alla misinformazione e i discorsi d’odio, compreso il ruolo dei media.

Il corso offre numerosi sbocchi professionali e rafforza, sotto il profilo metodologico, la professione docente e non solo.