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Pac, politica agricola comune, l’esperienza degli studenti dell’IIS Lazzaro Spallanzani di Castelfranco Emilia

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È arrivato alle sue battute finali il progetto ParteciPAC, pensato per informare e sensibilizzare i cittadini sul contributo chiave dell’agricoltura e della produzione alimentare nell’affrontare le sfide globali che riguardano l’ambiente e il clima, e che intende mostrare come la politica agricola comune (PAC) possa supportare uno sviluppo sostenibile. Alcuni dei protagonisti del progetto, gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Lazzaro Spallanzani di Castelfranco Emilia (MO) in una giornata di confronto dedicata alla chiusura del progetto, hanno tirato le somme.

“I ragazzi vorrebbero una Pac a misura di giovane agricoltore”Cristiano Spadoni, Business Strategy manager di Image Line, Pmi innovativa di Faenza che da oltre trent’anni si occupa di soluzioni digitali per il settore agricolo, al cui network appartiene anche AgroNotizie, ha sintetizzato con queste parole quanto percepito nel corso dell’evento conclusivo di ParteciPAC dal titolo “La Pac per un’agricoltura giovane e smart”.

“Secondo me oggi abbiamo incontrato dei ragazzi che hanno le idee molto chiare, quindi sicuramente può essere un vanto per la scuola, per i professori che li hanno accompagnati in questo percorso. Ecco – ha continuato – la parola accompagnare è veramente importante: accompagnare vuol dire non solo far vedere quella che è la traiettoria, il futuro, ma dare quegli strumenti per aumentare la conoscenza, ma anche saper comunicare quello che si fa, perché altrimenti le competenze rimangono nell’azienda o nella testa delle persone”.

Del trasferimento di conoscenze ha parlato anche Maura Zini, dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore Lazzaro Spallanzani di Castelfranco Emilia (Mo), affermando quanto è importante trasferirle nel modo e con i tempi giusti, ma prima ancora quanto è importante “continuare un percorso di affinamento di conoscenze che sono sempre più numerose perché cambiano per rispondere ai bisogni e al cambiamento del tempo”, e quanto è fondamentale “far parlare i silos di questa conoscenza, farli dialogare tra loro perché la competenza è un qualcosa di interdisciplinare.

E scopo del momento di condivisone con i giovani delle classi quarte e quinte dell’Istituto di Istruzione Superiore Lazzaro Spallanzani, che si è svolto presso Villa Sorra (Castelfranco Emilia, Mo) lo scorso 30 maggio, è stato proprio quello di mettere a confronto i giovani, alcuni dei quali già con la chiara idea di avere un futuro in agricoltura come agronomi, tecnici o imprenditori agricoli, con chi è già un agronomo o un direttore di una cooperativa agricola. “Un momento – ha concluso Spadoni – che è servito anche per fare coinnovazione, per creare insieme delle innovazioni, e i ragazzi di oggi hanno veramente uno sguardo rivolto verso il futuro e sanno già oggi quello che è il seme dell’innovazione che vorranno piantare”.

Ma se si parla di agricoltura e di giovani non si può non parlare anche di Pac, la Politica Agricola Comune, tre semplici parole che però racchiudono un mondo, l’intero mondo agricolo (e non solo). La giornata, come tutti gli altri incontri che l’hanno preceduta, è stata un’ulteriore occasione per raccontare e spiegare quella che sarà la prossima Pac, la Pac 2023-2027, con i numerosi obiettivi che si prefigge. Ma anche quella Pac che i ragazzi immaginano e soprattutto che vorrebbero.

Ed ecco che entra in gioco il progetto ParteciPAC – Tutti per la PAC, la PAC per tutti!, promosso da Image Line Srl Unipersonale con il sostegno dell’Unione Europea (Programma IMCAP) volto a mostrare come l’impatto degli interventi delle politiche agricole dell’Ue non è limitato al settore agricolo, ma riguarda tutta la società civile ed è quindi essenziale informare ed accrescere la consapevolezza dei cittadini riguardo al ruolo fondamentale delle politiche agricole europee e, in particolare, della Pac per l’intera società, soprattutto in relazione agli obiettivi ambientali e di sostenibilità dell’Ue. Come afferma Gabriele Mongardi, Education manager del progetto: Divulgare quella che è la Politica Agricola Comune sia tra gli addetti ai lavori, gli agricoltori, con una particolare attenzione ai giovani agricoltori, gli studenti, ma in senso un po’ più lato a tutta la comunità perché le politiche agricole dell’Unione Europea influiscono sulla vita di tutta la società”.

Pac e Agricoltura 4.0, il futuro è giovane

Finanziamenti, supporto per il primo insediamento e per ammodernare le imprese agricole, ma anche linee guida per produrre di più con meno seguendo quelle che sono le indicazioni dell’Unione Europea nel rispetto della sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Sono questi i principali strumenti che la Pac può dare ai giovani, ma soprattutto la speranza è quella che la Politica Agricola Comune possa dare alle nuove generazioni di agricoltori la possibilità di innovare, innovare e innovare ancora, magari di innovare insieme.

Questo grazie anche alle opportunità date dall’Agricoltura 4.0, un’agricoltura sempre più vicina alle giovani generazioni e che strizza l’occhio ambiente.

Ne hanno parlato Roberto Bandieri, dottore agronomo partner fondatore di Ruralset Srl, e Mauro Bertoni, direttore di Cma Solierese Società Agricola Cooperativa (Mo), una cooperativa di macchine agricole contoterzi con oltre duecento aziende agricole associate, circa mille ettari di seminativi e cento di vigneti in conduzione.

“È una tecnologia indispensabile oggi l’agricoltura di precisione, una serie di strumenti, di sistemi e di opzioni per governare al meglio i campi e gli allevamenti facendo uso dei dati” ha affermato Bandieri. “Quindi non è più una scelta possibile, diventa mandatario, diventa obbligatorio, non si può fare agricoltura senza i dati. È assolutamente da stimolare, da promuovere”.

“La Politica Agricola Comune nel passato e nel breve passato – gli ha fatto eco Bertoni – ha dato la possibilità di sviluppare e di integrare la messa in campo di queste tecnologie che sono indispensabili per contenere i costi e produrre a queste condizioni. Da anni nella nostra cooperativa abbiamo messo in pratica l’utilizzo dei sistemi Gps e dell’elaborazione dati per riuscire a programmare già dall’ufficio quelle che sono le operazioni colturali da eseguire”.

ParteciPAC in pillole

Il percorso è stato lungo e ricco di contenuti tra articoli, video, podcast e webinar che hanno visto confrontarsi esperti del settore e nuove generazioni, perché ParteciPAC si rivolge a tutti i cittadini italiani, ma in particolare alle giovani generazioni, considerate chiave nella transizione alla green economy.

Simona Palermo, coordinatrice di ParteciPAC e responsabile Area Progetti Speciali di Image Line, ha fatto il punto su quanto realizzato: un sito webarticoli pubblicati su AgroNotizie e contenuti in due specifiche rubriche (ParteciPAC: giovani agricoltori e ParteciPAC: studenti e insegnanti), due playlist video sul canale YouTube di AgroNotizie (ParteciPAC: giovani agricoltori e ParteciPAC: studenti e insegnanti) e due playlist podcast (Con i Piedi in Campo e Azzurro, Verde e Marrone).

Tutti materiali rivolti ai due target del progetto, ovvero i giovani agricoltori e gli studenti e gli insegnanti“Abbiamo cercato di coinvolgere un numero significativo di attori del settore agricolo – ha spiegato Simona Palermo – sia esponenti del mondo della ricerca e del mondo accademico e anche ovviamente rappresentanti di realtà produttive e associative”.

Questo articolo è stato realizzato nell’ambito del progetto ParteciPAC (www.partecipac.eu), finanziato dal programma IMCAP dell’Unione europea. Le opinioni espresse nel presente articolo sono quelle dell’autore che ne assume la responsabilità esclusiva. La Commissione non è responsabile dell’eventuale uso delle informazioni in esso contenute.