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Le paritarie battono cassa, Agidae: su parità effettiva non manca molto, le nostre scuole sono di qualità

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“Per un’effettiva parità tra scuole statali e scuole paritarie non manca molto”: a dirlo è stato padre Franco Ciccimarra, presidente Agidae, durante il suo intervento conclusivo al Campus formativo, tenuto il 27 agosto a Firenze, a Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento.

“In breve periodo, credo non sia difficile sanare alcune situazioni”

Nell’ultima giornata di lavori, caratterizzata dal messaggio di pieno sostegno alle paritarie da parte del ministro Marco Bussetti, che ha detto di essere fiero per aver aumento i fondi e aperto ai Pon, il presidente dell’associazione di istituti paritari ha detto che “in questi ultimi anni abbiamo lavorato moltissimo in questa direzione e, con un po’ di buona volontà e in breve periodo, credo non sia difficile sanare alcune situazioni che ci portiamo dietro da tempo”.

Il nodo della questione è noto e ruota attorno ai finanziamenti pubblici. “Alcuni problemi – ha detto ancora Ciccimarra – hanno riguardato le questioni gestionali, altri sui problemi di governo della scuola, come il coordinamento didattico o le segreterie didattiche e poi soprattutto altre due iniziative di formazione che riguardano il miglioramento continuo delle nostre istituzioni. Abbiamo iniziato il percorso di certificazione delle competenze a livello di coordinatori didattici e, da quest’anno anche di segreteria didattica. Ormai si esige una competenza professionale di alto livello e noi non vogliamo rimanere indietro”.

L’impegno del ministro uscente, il rebus di chi subentrerà

Ricordiamo che le paritarie rappresentano un segmento fondamentale per la copertura territoriale del primo ciclo scolastico, in particolare della scuola dell’infanzia: senza questi istituti, lo Stato avrebbe grossissime difficoltà a proprorre un’azione formativa capillare.

Padre Ciccimarra ha quindi ricordato l’impegno del ministro dell’Istruzione uscente: “ha assicurato che continueremo a portare avanti il lavoro iniziato, con grande impegno, soprattutto da parte del tavolo tecnico per la scuola paritaria”. “Speriamo si possa andare avanti, sarebbe un grande traguardo”, ha concluso il sacerdote.

Molto, tuttavia, dipenderà da chi subentrerà al Governo giallo-verde: il Movimento 5 Stelle, ad esempio, nel corso della campagna elettorale che portò alle elezioni del marzo 2018, si espresse in più occasioni per una riduzione dei fondi, quindi della rilevanza, della scuola paritaria a livello di offerta formativa.

Così le paritarie accederanno ai fondi Pon

Intanto, comunque, da quest’anno le scuole paritarie accederanno ai fondi Pon. A ricordarlo, a nome del Miur, nel corso sempre della giornata conclusiva del convegno di Firenze, è stato Nicola Mercurio, consigliere del ministro dell’Istruzione e coordinatore del Tavolo tecnico per la scuola paritaria.

“Le risorse erogate dallo Stato alle scuole paritarie, frequentate da circa un milione di bambini e ragazzi, ammontano a 500 milioni di euro l’anno, pari ad appena l’1% della spesa per la pubblica istruzione. Come non occuparsi di una platea così ampia?”.

“Il lavoro svolto dal Tavolo tecnico, che ha durata di tre anni, sta portando a trovare le soluzioni migliori. Dal 6 agosto, per la prima volta, gli istituti paritari possono accedere ai fondi PON, cioè ai finanziamenti messi a disposizione dall’Ue attraverso il Programma Operativo Nazionale 2014-2020, per la didattica, non per le strutture. Parliamo delle scuole paritarie non commerciali, che sono quelle che hanno una retta annuale al di sotto del costo medio dello studente che stabilisce il Miur”.