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Pcto, presto non si chiamerà più così: Valditara vuole un termine più attrattivo. E punta forte su riforma 4+2 tecnici e professionali

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Rimane alto l’impegno dell’attuale ministro dell’Istruzione sulle esperienze formative scuola-lavoro: il numero uno dicastero di Viale Trastevere, Giuseppe Valditara, lo ha ribadito partecipando a Bergamo a “Connecting to the future“, un’iniziativa itinerante che ha lo scopo di rafforzare le interlocuzioni tra Ministero, Istituzioni scolastiche e mondo delle imprese.

Parlando il 10 marzo agli Spazi Brembo, sui Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, l’ex Alternanza scuola-lavoro, Valditara ha detto che “è arrivato il momento di ragionare su come definire i Pcto: se dico questa parola ad una famiglia mi guarda perplesso, la terminologia dovrà essere modificata anche per essere più attrattiva“.

Il termine Pcto, ricordiamo, fu introdotto nel 2019, attraverso un decreto applicativo – firmato dall’allora ministro Marco Bussetti – collegato alla Manovra Finanziaria approvata nel dicembre del 2018.
Pochi mesi fa, in occasione dell’annuale Meeting di Rimini, Valditara aveva già annunciato l’intenzione di modificare la denominazione spiegando che a suo parere sarebbe è meglio parlare di alternanza scuola lavoro: “Io la chiamo ancora così perché PCTO è un acronimo, per così dire, politicamente buonisti, un po’ imbarazzante”.

Il Ministro ha quindi tenuto a fare sapere che la nuova filiera tecnico-professionale, in particolare il percorso 4+2, necessita di una maggiore considerazione pubblica, per essere quindi meglio considerata dalle famiglie: un percorso che – malgrado acceleri fortemente l’immissione nel mondo del lavoro – quest’anno ha riscosso maggiori adesioni, ma senza andare oltre le aspettative.

 “Con i nuovi percorsi nei tecnici professionali ci sono opportunità straordinarie – ha detto Valditara -: non dobbiamo pensare all’istruzione tecnico professionale come ad un percorso di serie B, sminuente; al contrario, è un percorso interessante, sfidante, intrigante, con una dose di complessità che richiede valorizzazione dei talenti”.

A questo scopo, ha continuato il responsabile del Mim, “serve un dialogo tra scuola e impresa, la nuova formazione tecnico professionale, gli Its” biennali post diploma totalmente gratuiti e professionalizzanti “devono avere sempre più appeal”.

Quindi, Valditara ha detto che a questo scopo sarà fondamentale “l’orientamento” di studenti e famiglie: “ho deciso di creare a Roma un tavolo di confronto tra tecnici di tutte le associazioni di categoria, direttori degli Uffici scolastici e i dirigenti generali del ministero per individuare le buone pratiche, per assimilare la cultura della modernità: è sempre più importante per fare le scelte gestionali sul territorio che favoriscano l’orientamento e quindi scelte giuste da parte dei giovani”.