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Pensioni quota 100, altolà Fornero: avremo pensioni minori, il Governo non può mantenere tutte le promesse

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Quando un partito vince le elezioni e va al governo non può realizzare tutto quello che ha promesso, soprattutto quando si tratta di provvedimenti irrealizzabili, perché andrebbero a danno della società, come l’introduzione di quota 100 per lasciare il lavoro: alla lunga, mandare in pensione a 62 anni ridurrebbe anche l’entità degli assegni. A dirlo è stata l’ex ministra del Lavoro, Elsa Fornero, parlando ai microfoni di Rai Radio 2 nel corso del programma ‘I Lunatici’.

“Così si dà vita ai nuovi poveri del domani”

Se si abbassa l’età pensionabile, operazione a cui sono interessati tantissimi docenti e Ata, anche “le pensioni saranno minori, così si dà vita ai nuovi poveri del domani”, ha dichiarato la Fornero. Inserire quota 100 aprendo anche ai lavoratori con 62 anni di età e circa 37 anni di contributi, ha aggiunto, sarebbe un errore imperdonabile.

“Quella che ora si propongono di realizzare – ha spiegato l’ex ministra – è una controriforma delle pensioni, ma in ballo non c’è solo il presente ma ciò che accadrà domani. Non si può fare una controriforma delle pensioni senza considerare la realtà demografica del Paese”.

Così non si fa “il bene degli italiani”

Parlando della prima stesura della legge di bilancio che si sta costituendo in questi giorni, Fornero ha detto che “non sarà possibile realizzare tutte le promesse fatte e non sarebbe neanche il bene degli italiani se lo si facesse”.

“Quando sei al governo – ha tenuto a dire l’ex ministra ora in pensione – non puoi continuare a promettere cose irrealizzabili”.

Fornero ha commentato anche la volontà dell’esecutivo di introdurre la pace fiscale: “a me pare che sia un condono bello e buono al di là delle parole accattivanti che si vogliono usare. Così gli italiani – ha concluso l’ex ministra – non si abitueranno mai a fare il proprio dovere verso il fisco”.