Home Archivio storico 1998-2013 Attività parlamentare Personale della scuola: figli di un dio minore. Affossata la “Quota 96”

Personale della scuola: figli di un dio minore. Affossata la “Quota 96”

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È stato respinto, in riferimento all’art. 5 del decreto, con il parere negativo del governo l’emendamento 5.45 relativo al pagamento delle ferie non godute del personale supplente della scuola. 
Si tratta di chi ha brevi supplenze, magari fino al termine delle lezioni o chi ha contratti al 30 giugno e quindi non può fruire delle ferie nei mesi di luglio e agosto. All’art. 14 sono stati respinti la maggior parte degli emendamenti: al comma 3 rimane il blocco del turn-over per le università, che per il triennio 2012-14 potranno assumere soltanto per il 20% della spesa del personale cessato dal servizio l’anno precedente. Il comma 11 permane inalterato, con il taglio dei contingenti degli insegnanti all’estero (-400 unità) e il blocco del rinnovo dei comandi. Bocciati tutti gli emendamenti, anche quelli che prevedevano una copertura finanziaria attraverso la riduzione del 10 per cento delle indennità di servizio all’estero (ISE)
Bocciati incredibilmente anche gli emendamenti sugli inidonei, salvo il 14.55 a firma Rusconi. Niente pensione, neppure se i requisiti pre-Fornero fossero raggiunti entro il 31 agosto 2014.
 Si nota che c’è la volontà di trattare gli inidonei all’insegnamento differentemente rispetto al personale in esubero delle altre amministrazioni. Mentre 24.000 dipendenti nella pubblica amministrazione che si trovano in stato di esubero potranno fruire di uno scivolamento pensionistico , con i requisiti antecedenti alla riforma Fornero, se conseguiti entro il 2014, il personale della scuola si vede negato dal Ministero dell’economia ancora una volta il diritto ad andare in pensione al raggiungimento di “quota 96″ al 31 agosto 2012. 
Bisogna proprio ammettere che il personale della scuola è considerato figlio di un dio minore.
 La speranza di vedere cambiata questa pessima legge, si affievolisce con il passare delle ore, ma senza perdere la speranza, come accadde alla protagonista del film figli di un dio minore, non ci vogliamo piangere addosso, ma vogliamo mettere in evidenza l’eccezionalità e la fierezza innata di essere docenti.