Home Attualità Piero Angela, i commenti dopo lo speciale di Ulisse: “Mi ha insegnato...

Piero Angela, i commenti dopo lo speciale di Ulisse: “Mi ha insegnato più lui che otto anni di scuola dell’obbligo”

CONDIVIDI

Ieri sera, 25 maggio, su Rai1, è andato in onda un episodio speciale di Ulisse, il programma condotto dal figlio del grande divulgatore scomparso lo scorso agosto, Alberto Angela. La puntata era in onore proprio del grande Piero Angela. Numerosi sono stati gli appassionati commenti sui social, soprattutto su Twitter, di molte persone che affermano di aver imparato molto grazie al giornalista e studioso, forse anche più che a scuola.

C’è chi ha intrapreso una carriera nell’insegnamento proprio seguendo l’esempio di Angela: “‘Non c’è argomento che non possa essere spiegato a un bambino’. Ecco perché sono maestra di scuola dell’infanzia”, ha scritto una docente.

“Piero Angela ha insegnato ciò che non viene insegnato a scuola per poco tempo”

Alcuni ricordano di aver guardato i documentari del divulgatore a scuola: “Non sai quanto abbia ‘odiato’ Piero Angela con Superquark che ci propinavano a scuola. Con gli anni, per scelta e curiosità, lo iniziai a seguirlo ed è stato bellissimo, finalmente qualcuno che inizia un argomento e lo porta a termine”, “Il mio personale ricordo di Piero Angela è quello dei documentari scientifici visti a scuola. I vari professori di scienza dedicavano lezioni per vedere i suoi documentari, tanto semplici nei linguaggi tanto sapevano diffondere”, hanno scritto due utenti.

Sono in molti a credere che il suo modo di spiegare anche argomenti complessi riuscendo a farsi comprendere da tutti sia stato molto più efficace di molte lezioni scolastiche: “Ma un’ora a settimana di Piero Angela a scuola no?”. “L’ho già detto una volta ma mi piace ripeterlo: mi ha insegnato più tuo padre che 8 anni di scuola dell’obbligo”, ha detto un utente su Facebook.

“Mi hai insegnato più tu che tanti anni di scuola”, scrive un’utente ad Alberto Angela. “Piero Angela se a scuola sono stato uno dei migliori studenti lo devo a te”, ha fatto eco un altro.

“Questa puntata, ovviamente, terminata in lacrime perché tutto ciò che so e che ho scoperto in ambito scientifico e storico, che non viene insegnato a scuola per via del poco tempo, lo devo alla famiglia Angela”, ha detto una telespettatrice, grata ai due divulgatori.

L’ultimo messaggio di Piero Angela sui docenti

L’ultimo messaggio in televisione di Piero Angela, celebre divulgatore e giornalista, padre di Alberto, scomparso lo scorso agosto, è stato trasmesso in televisione in occasione dell’apertura di Prepararsi al futuro, una serie di 16 puntate ideata e scritta da Piero Angela in onda quest’autunno, come era stato annunciato quest’estate, precisamente dal 14 ottobre, su Rai3.

Ecco l’introduzione al programma del grande Piero Angela: “Parleremo del ruolo fondamentale della scienza e della tecnologia nella società moderna. Una mia chiacchierata con voi, in cui cercherò di raccontare alcune cose che ho imparato in tutti questi anni. Questo è lo studio con gli arredi storici di Superquark, anche la squadra di inviati è la stessa, quella che mi ha accompagnato in tutti questi anni. Ci sarà una sorpresa, un cartone animato di Bruno Bozzetto che, in modo divertente ma pertinente, riprenderà i temi trattati”.

Il padre di Alberto Angela ha parlato della sua esperienza personale a scuola, da studente: “Io ho fatto il liceo classico tanti anni fa e la gran parte del programma era rivolta a studiare il passato. C’erano anche le materie scientifiche, ma forse sono stato sfortunato, non ho avuto dei professori che mi abbiano fatto amare la scienza: erano noiosi, pedanti, poco coinvolgenti. L’ho capito dopo, grazie al mio lavoro da giornalista, che mi ha aiutato a comprendere come alcune cose non mi fossero state insegnate, per esempio il metodo della scienza, le regole, l’etica, il piacere di scoprire, la filosofia della conoscenza”.

“A quel punto ho iniziato a leggere libri, riviste e a realizzare programmi di scienza e tecnologia. Un lavoro a tempo pieno per imparare a pensare in modo nuovo. Se vi ho raccontato questa vicenda personale è perché mi sono chiesto quanto sarebbe stato importante per voi giovani avvicinarvi alla scienza e alla tecnologia, in un modo che è in costante cambiamento”, ha concluso Angela.