Home Politica scolastica Precari, il Governo vuole fare chiarezza: ecco i dati aggiornati

Precari, il Governo vuole fare chiarezza: ecco i dati aggiornati

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Dopo tanti attacchi, repliche e discussioni, il Governo ha deciso di fare chiarezza su caratteristiche e numeri dei precari della scuola italiana: i dati aggiornati, assicurano fonti ministeriali riportati dalle agenzie di stampa, verranno portati giovedì 16 aprile sul tavolo della commissione Cultura alla Camera che proprio in questi giorni sta esaminando il ddl, con l’imponente piano di immissioni in ruolo incorporato, per relazionarlo in tempi ristretti alle altre commissioni competenti (Lavoro, Bilancio e forse anche Affari regionali) ed infine all’Aula in vista dell’approvazione.

I dati che fornirà il Governo rappresentano anche una risposta a chi chiede da mesi un censimento (come l’Anief). Ma anche al Movimento 5 Stelle, che qualche giorno fa aveva chiesto, all’avvio dell’esame del ddl sulla scuola, un supplemento di istruttoria per avere informazioni dettagliate sulle diverse tipologie dei precari, suddivisi per classi di concorso e per inserimento nelle varie graduatorie provinciali, oltre che sul numero delle assunzioni a tempo determinato dello scorso anno e i fabbisogni per il prossimo.

 

 

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Al termine dell’ufficio di presidenza in commissione Sel e Movimento cinque stelle hanno chiesto di dare maggiore spazio per la discussione degli emendamenti (altrimenti si imporrebbe una “discussione strozzata”) ma la maggioranza ha ricordato, pur a fronte della legittimità della richiesta, la necessità di “fare presto”. Così l’ufficio di presidenza della commissione Cultura della Camera ha posticipato di soli due giorni, alla sera di lunedì, 20 aprile, la scadenza per la presentazione degli emendamenti al ddl sulla scuola, inizialmente prevista per sabato 18.

Dopo l’esame si dovrebbe iniziare mercoledì 22 aprile a votare gli emendamenti. Che non saranno affatto pochi, da parte dell’opposizione una “pioggia”, ma diversi anche da parte della maggioranza che sostiene il Governo. Con una grossa fetta di emendamenti che, tra l’altro, è stata già stralciata poiché ritenuta inammissibile.

 

 

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