Home Politica scolastica Probabili novità in arrivo: via la chiamata diretta, restano ASL e Invalsi

Probabili novità in arrivo: via la chiamata diretta, restano ASL e Invalsi

CONDIVIDI

Il tempo passa inesorabilmente e ci si avvicina sempre più al mese di luglio quando l’intera macchina del Ministero dell’Istruzione lavorerà a pieno ritmo e per dare avvio al nuovo anno scolastico.
Quindi, se il Ministro intende apportare qualche correzione alla legge 107, sarebbe necessario stringere i tempi  e decidere in fretta.
Ma quale strada si dovrebbe percorrere?
Il ricorso ad un decreto legge appare ormai inevitabile e non è da escludere che entro fine mese possa effettivamente essere approvato dal Consiglio dei Ministri.
Stando ad alcune indiscrezioni che trapelano da Viale Trastevere è possibile che il decreto riguardi innanzitutto la procedura della chiamata diretta che potrebbe essere cancellata definitivamente.
Un altro tema su cui il Governo potrebbe intervenire è quello della alternanza scuola-lavoro: le 400 ore previste dalla legge 107 potrebbero essere ridotte ma non dovrebbe esserne messo in discussione l’obbligo.
C’è poi la questione del bonus premiale dei docenti che però, con la firma del nuovo CCNL, è già stato molto “depotenziato” (le risorse del bonus fanno ormai parte del fondo di istituto i criteri di utilizzo devono essere contrattati fra RSU e dirigente scolastico).
Il decreto dovrebbe poi occuparsi dei diplomati magistrale anche se le modalità non sono ancora molto chiare.
Un intervento del Ministro è atteso anche per consentire la chiusura della trattativa sulla mobilità annuale (utilizzazioni e assegnazioni provvisorie): in questo caso basterebbe però un semplice “via libera” agli uffici di viale Trastevere per accogliere le richieste delle organizzazioni sindacali.
Molte altre proposte che in questi mesi sono circolate nei social rimarranno invece quasi certamente lettera morta: si va dalla sospensione della sperimentazione dei licei quadriennali fino alla riduzione dei finanziamenti per le scuole paritarie e alla cancellazione delle prove Invalsi.
In ogni caso, è bene ripeterlo, il tempo è davvero poco ed è indispensabile che al Ministero predispongano al più presto i provvedimenti normativi e amministrativi necessari per garantire un regolare avvio dell’anno scolastico.