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“Programmi strategici” per la competitività

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Già qualche settimana fa, intervenendo all’incontro “Innovare per lo sviluppo”, promosso dalla Camera di Commercio di Milano, il ministro Letizia Moratti aveva illustrato le iniziative del Miur per la competitività del Paese e le azioni di sostegno e di promozione della ricerca scientifica e tecnologica finalizzate ai processi di innovazione.
La comunità scientifica italiana e il mondo delle imprese potranno presentare (entro il 30 settembre 2005) idee progettuali relative alle iniziative previste dal Pnr, che rientrano nei tre ambiti della qualità della vita (salute, sicurezza, ambiente), della competitività del sistema produttivo (in particolare dei settori industriali a maggiore capacità di esportazione o ad alto contenuto tecnologico) e dello sviluppo sostenibile.
In dettaglio, i dieci “programmi strategici” contenuti del Pnr riguardano: Salute dell’uomo (studio e trattamento dei tumori e delle malattie degenerative con nuovi approccio derivanti dalla conoscenza del genoma umano); Rilancio dell’industria farmaceutica anche attraverso la chimica fine dei composti naturali per nuove applicazioni diagnostiche e nuovi principi attivi; Nuove applicazioni dell’industria biomedicale; Sistemi avanzati di manifattura con impatto non solo nell’industria delle macchine utensili, ma su comparti manifatturieri del “made in Italy”, quali tessile, abbigliamento, meccanica strumentale; Potenziamento e sviluppo dell’industria motoristica in particolare per le due ruote con motori a basso consumo e a basso impatto ambientale; Cantieristica, aeronautica, elicotteristica con elevata capacità di penetrazione nei mercati esteri; Materiali avanzati (in particolare ceramici) per applicazioni strutturali; Sistemi di telecomunicazione innovativi a larga banda con impiego di satelliti per utenze differenziate in materia di sicurezza, prevenzione e intervento in caso di catastrofi naturali; Valorizzazione dei prodotti tipici dell’agroalimentare e sicurezza alimentare attraverso nuovi sistemi di caratterizzazione e garanzia di qualità; Trasporti e logistica avanzata, infomobilità di persone e merci.
Gli investimenti sono possibili grazie ai fondi in corso di assegnazione (una prima tranche di 1.100 milioni di euro) al Miur da parte del Cipe, secondo quanto previsto dal provvedimento sulla competitività.
In tale ottica, ciascuna idea progettuale dovrà prevedere la partecipazione congiunta di soggetti industriali, Università, enti pubblici di ricerca. Inoltre, dovrà rispettare i seguenti parametri: costo complessivo non inferiore a 7,5 milioni di euro e non superiore a 23 milioni di euro, con una durata non superiore ai 36 mesi. Le proposte progettuali dovranno, inoltre, comprendere attività di formazione destinata a ricercatori e tecnici di ricerca nonché evidenziare, in particolare, i prodotti potenziali attesi, correlati al mercato di riferimento, i tempi di ingresso nel mercato stesso, i conseguenti effetti sulle quote di export, le potenzialità di valorizzazione dei risultati della ricerca anche in termini di marchi e brevetti.

Le proposte ritenute qualitativamente più elevate saranno quindi selezionate da una commissione nominata dal Miur e composta da esperti altamente qualificati, e saranno concretizzate in specifici progetti esecutivi da sottoporre alle procedure di valutazione e finanziamento.