Home Alunni Quando l’alternanza scuola lavoro è fatta bene fa anche del bene

Quando l’alternanza scuola lavoro è fatta bene fa anche del bene

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Abbiamo più volte sottolineato le storture e il cattivo utilizzo di alcuni percorsi di alternanza scuola lavoro, che però, in moltissimi casi, è stato lo strumento utile che tutti si aspettavano.

E’ il caso segnalatoci della collaborazione fra la Scuola di Roma Fund-raising.it e il Liceo Classico Statale F.Vivona di Roma, che volentieri rendiamo pubblica, a dimostrazione che l’alternza scuola lavoro può e deve essere indirizzata verso l’arricchimento dei ragazzi.

 

A marzo del 2016 la Scuola di Roma Fund-raising.it ha avviato, in collaborazione con il Liceo Classico Statale F.Vivona di Roma, un progetto di formazione ed assistenza al fundraising rivolto ai ragazzi del 3°anno, all’interno del percorso Alternanza Scuola Lavoro, secondo quanto previsto dalla legge 107 del 2015.

L’idea è nata da una intuizione della Preside del Liceo, Professoressa Daniela Benincasa, di usufruire appunto del percorso Alternanza Scuola Lavoro, su cui il Liceo si sperimenta per il primo anno, per inserire il foundraising tra le tematiche “lavorative”. Ladottoressa Benincasa ha basato la sua scelta su due elementi: la possibilità di offrire ai suoi studenti, tra i diversi progetti attivati nel Liceo per il percorso Alternanza Scuola/Lavoro, quello sul fundraising, tematica decisamente nuova per l’Istituto e in generale per questo tipo di percorsi scolastici; la possibilità di usufruire del fundraising “subito”, utilizzando un progetto già in corso presso il Liceo, ossia di far diventare la biblioteca scolastica un Bibliopoint, a fronte di un precedente accordo tra il Liceo e l’Istituzione Biblioteche di Roma.

I bibliopoint nascono dalla collaborazione tra Biblioteche di Roma ed alcuni Istituti Scolastici che hanno manifestato la loro disponibilità ad aprire la biblioteca della scuola non solo agli interni dell’Istituto ma a tutti i cittadini, facendola così diventare biblioteca per tutti. Anche la biblioteca del Liceo Vivona, è diventata quindi uno spazio dove si può leggere, studiare, prendere in prestito i libri e questo non solo per gli studenti del Liceo ma per tutto il quartiere Eur, territorio in cui il liceo si colloca, che potrà avere  accesso alla Biblioteca Scolastica, come se fosse una tra le tante biblioteche comunali della città e usufruire dei tanti servizi offerti tramite la sottoscrizione di una Bibliocard.

Ma c’era una questione da affrontare a monte: far sì che i ragazzi avessero elementi sufficienti per decidere se partecipare o meno al progetto. La questione non era di poco conto, se consideriamo che il tema del fundraising non era affatto conosciuto all’interno dell’Istituto tra il corpo docente, meno che mai tra ragazzi di 16 anni.

E si è potuto fare solo ad una condizione: parlare ai ragazzi del progetto, descrivendone l’obiettivo e l’approccio che avremmo utilizzato, per lasciare i ragazzi con la convinzione che si sarebbe trattato di un’esperienza lavorativa utile per il futuro ma anche divertente per il presente. Catia Mastrovito, responsabile del settore Fundraising per le Scuole della Scuola di Roma Fund-raising.it, ha saputo farlo nel modo migliore utilizzando lo stesso loro linguaggio fatto soprattutto di immagini, canale di apprendimento che meglio si adatta se parliamo di un’aula di adolescenti che ormai vive con e tra le immagini.

Durante le sessioni laboratoriali i ragazzi hanno potuto sperimentare l’utilità di avere un metodo di lavoro e potuto verificare cosa significa conoscere il fundraising: saper analizzare i dati a disposizione, sapersi e doversi necessariamente organizzare in quanto lavoro di gruppo e saper e dover comunicare, sfruttando le informazioni raccolte e soprattutto utilizzando la propria creatività e quegli strumenti social che ormai fanno parte del loro quotidiano.

L’obiettivo finale dell’itinerario progettuale è stato quello di organizzare un evento di raccolta fondi che promuovesse il Bibliopoint presso il Liceo e che raccogliesse quante più sottoscrizioni di BiblioCard possibili. Parte del ricavato delle sottoscrizioni delle Bibliocard, andrà al Liceo Vivona che li utilizzerà per finanziare progetti legati alla promozione della lettura e attività culturali.

Durante questo evento inaugurale che si è svolto il 18 febbraio scorso presso l’Aula Magna del Liceo i ragazzi, oltre a presentare il progetto di Alternanza Scuola Lavoro sul Fundraising, hanno invitato i docenti, genitori e studenti a sottoscrivere la Bibliocard.

Vittoria Rienzi, una delle alunne partecipanti al progetto, ha affermato “Se è vero, come scrisse lo scrittore Isaac Asimov, che “Chi agisce per una buona causa non fallisce mai”, possiamo senz’altro dirvi che il nostro progetto Fund Raising al Liceo Vivona,  ha raggiunto pienamente gli obiettivi prefissati. Abbiamo imparato che nel Fundraising la “buona causa” è un “ottimo motivo” per osar chiedere: ecco, per noi Bibliopoint è stata, è e sarà sempre una buona causa. Basti pensare ai 675.000 libri che potremo consultare liberamente, di cui solo 15.000 del nostro Liceo e a quanti servizi avremo accesso acquistando la Bibliocard.  Essa rappresenta un’opportunità per noi giovani per passare del tempo prezioso facendo qualcosa di diverso dal solito, ma di decisamente vantaggioso per noi stessi e per la società, che ha sempre più bisogno di individui intuitivi e colti: leggere e studiare”.

Il Liceo F. Vivona è diventato quindi la 15a biblioteca scolastica ed è andata ad aggiungersi alle 37 biblioteche comunali di Roma.

Beatrice Monaco, altra partecipante al progetto ha proseguito “Sottoscrivendo la bibliocard saranno donati fondi che ci permetteranno di dare lunga vita al nostro bibliopoint, ci consentiranno di migliorare i servizi di quest’ultimo e organizzare iniziative culturali anche grazie alla collaborazione con la Biblioteca comunale Pasolini. Per promuovere e comunicare la buona causa, abbiamo capito che avremmo dovuto ricercare elementi di distintività del progetto: Il valore patrimoniale della nostra biblioteca rende la nostra biblioteca distintiva verso altre biblioteche scolastiche e non della città di Roma, ma anche verso altre biblioteche nazionali.”

Questa esperienza lavorativa, grazie all’intuizione della Preside Benincasa, ha permesso che il Liceo raggiungesse due risultati molto importanti:

1. che un gruppo di suoi studenti, cominciasse un’esperienza progettuale affinché acquisisse nel tempo la capacità di comunicare e promuovere una causa sociale, la capacità di organizzare eventi oltre ad avere una panoramica sulle differenti tecniche di Fundraising. Il mondo del lavoro non richiede forse questo?

2. che il management dell’istituto scolastico, disponesse di una squadra  capace di indentificare gli elementi fondanti per attivare in futuro una campagna di fundraising, utile al proprio Liceo. Quante realtà scolastiche hanno questa utilissima risorsa interna?

 

Di sicuro ad oggi, il Liceo Classico Statale F. Vivona di Roma è, molto probabilmente, il primo Liceo in Italia, ad essersi cimentato sul fundraising nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro.

La Preside del Liceo Vivona Daniela Benincasa e Catia Mastrovito della Scuola di Roma Fund-raising.it hanno raccontato questa bella esperienza lunedì 20 marzo, durante l’incontro “La lettura promossa attraverso la biblioteca scolastica” nell’ambito del progetto Roma che Legge un percorso formativo, composto da 7 appuntamenti Realizzati in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università Roma Tre.