Home Politica scolastica Quando l’Usr scarica sui presidi le difficoltà: il caso Anac

Quando l’Usr scarica sui presidi le difficoltà: il caso Anac

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L’Anac, l’agenzia anticorruzione, ha inviato alle Istituzioni scolastiche una nota con la quale richiama il ruolo degli Organismi Indipendenti di Valutazione (OIV) a predisposizione la griglia di sintesi dell’attività di verifica e precisa che, laddove gli OIV non siano stati costituiti, l’adempimento è a carico dei Responsabili della prevenzione della corruzione. 

Ora, precisa la Flc-Cgil, l’Anac aveva individuato nei Direttori Generali degli USR i Responsabili della prevenzione della corruzione con il compito di predisporre il Piano triennale di prevenzione della corruzione (PTPCT) e di svolgere l’attività di controllo e verifica sull’assolvimento degli obblighi da parte delle scuole.

Dunque, scrive la Flc-Cgil, “le scuole sono gli enti controllati dal Responsabile e non i destinatari” e invece, con una successiva nota di chiarimento, l’Anac stabilisce che nelle scuole, “nelle more dell’individuazione di un organismo analogo all’OIV”, ricade sul dirigente scolastico l’obbligo di predisporre e trasmettere la griglia con l’attestazione delle verifiche effettuate sugli obblighi di pubblicazione. In pratica, sulla base di questa nota, si rendono i dirigenti scolastici i controllori di se stessi, scaricando su di essi obblighi e inadempienze che appartengono ai Responsabili della prevenzione della corruzione. Un “evidente travisamento delle norme che vede i dirigenti scolastici oggetto dell’ennesima ingiustificata molestia burocratica, mentre risultano minimizzate o addirittura occultate le inadempienze dei Direttori Generali degli USR che, in molti, anche quando non inadempienti perché la loro griglia risulta pubblicata sul sito web del Ministero, hanno immediatamente comunicato ai dirigenti scolastici il testo dei chiarimenti ANAC, ritenendosi esonerati da un adempimento che hanno svolto in passato ma che  evidentemente non risulta loro gradito”.