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Quanti vaccini sono stati fatti in Italia? Attesa per gli insegnanti e gli studenti

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A che punto siamo con le vaccinazioni? Quanti vaccini sono stati fatti in Italia? Sul portale del Ministero l’aggiornamento in tempo reale. Un dato quindi in continua crescita.

Nel pomeriggio del 2 gennaio alle ore 17 siamo a 46.030 vaccinati tra le categorie prioritarie: operatori sanitari e sociosanitari circa 40 mila, personale non sanitario attorno ai 2000, ospiti delle RSA oltre 3000. Parliamo di circa 26 mila donne e 20 mila uomini, in gran parte tra i 50 e i 59 anni. 

Il report ministeriale distingue naturalmente tra vaccini consegnati e vaccini somministrati. In Lombardia, ad esempio, a fronte di oltre 80 mila vaccini consegnati, la quantità più alta del Paese ad oggi, sono stati somministrati solo 2171 vaccini; situazione di maggiore efficienza nel Lazio, dove su circa 45 mila vaccini ne sono stati somministrati 9526; in Veneto su 38.900 dosi consegnate, sono stati effettuati 6041 vaccini.

Attualmente le fasce anagrafiche maggiormente vaccinate sono quelle 50-59 anni, 40-49 anni, 30-39 anni, in quanto corrispondenti alle categorie professionali dei medici, degli infermieri e del personale sanitario delle RSA. A seguire, l’età si alza in riferimento ai residenti delle RSA.

Per il Vaccine day sono stati vaccinati 9.803 italiani, oltre il 100% delle 9.750 dosi distribuite, in quanto, in alcune regioni, si è cominciata a somministrare anche la sesta dose per ogni fiala del vaccino Pfizer-BioNtech, come previsto dalla nota Aifa del 29 dicembre 2020.

E la scuola?

E la scuola resta in attesa, mentre si fa avanti l’idea (più volte espressa in realtà) che i ragazzi delle scuole superiori (data la loro mobilità e socialità) e i loro insegnanti dovrebbero essere vaccinati con urgenza, come raccontiamo in un precedente articolo.

Di questa opinione anche la sociologa Chiara Saraceno e il gruppo Partigiani della scuola pubblica.