Home Personale Quella strana richiesta fatta dal DS al docente è invasiva della privacy?

Quella strana richiesta fatta dal DS al docente è invasiva della privacy?

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Un Dirigente Scolastico può imporre ad un docente, che non lo desidera, di andare in viaggio d’istruzione per accompagnare una classe? La risposta è che, ancora per adesso, il docente è libero di scegliere se accompagnare, oppure no, i suoi alunni in viaggio d’istruzione. Il docente non ha quindi l’obbligo di eseguire un ordine di servizio del proprio capo d’Istituto che gli imponga di andare in viaggio d’istruzione.

Bisogna precisare che non esiste nessun obbligo alla partecipazione delle iniziativa che si svolgono esternamente alla scuola, ed è quindi necessario che ogni docente dia il proprio consenso a partecipare ad un’uscita come accompagnatore.

Quindi non esiste la possibilità da parte del dirigente scolastico di fare un ordine di servizio che obblighi un docente ad accompagnare una classe in un’uscita per cui il docente non fosse disponibile.

La disponibilità del docente diventa una condizione necessaria affinché si assuma tutta la responsabilità che comporta la vigilanza per le uscite guidate. Bisogna sapere però, che un tempo quando ancora non c’era l’autonomia scolastica era in vigore una Circolare Ministeriale, la 291 del 14 ottobre 1992 in cui all’art. 8, comma 1, veniva chiarito che l’accettare l’incarico di accompagnatore comporta l’obbligo di una attenta ed assidua vigilanza degli alunni, con l’assunzione delle responsabilità di cui all’art. 2047 del codice civile integrato dalla norma di cui all’art. 61 della legge 11 luglio 1980, n. 312, che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave, ma nella stessa circolare all’art. 8, comma 3, veniva anche spiegato che ai fini del conferimento dell’incarico, il direttore didattico o il preside, nell’ambito delle indicazioni fornite dal consiglio di circolo o di istituto e secondo le modalità e i criteri fissati al precedente capoverso, individua i docenti, tenendo conto della loro effettiva disponibilità, prima di procedere alle relative designazioni.

Oggi in regime di autonomia scolastica, i regolamenti alle visite guidate o ai viaggi d’istruzione sono autonomamente normati dai consigli d’Istituto, ascoltati ovviamente i pareri dei Collegi docenti. Tuttavia di regola, restano validi in tutte le scuole i principi cardine riguardanti gli accompagnatori delle uscite, espressi nella vecchia circolare di epoca ante autonomia scolastica. Per quanto suddetto, pare strana una richiesta ufficiale di un DS in cui chiede, due giorni prima della partenza di un viaggio d’Istruzione all’estero, la disponibilità dei docenti di un intero Consiglio di classe a sostituire come accompagnatore un collega ammalatosi.

La stranezza non sta nel chiedere la disponibilità, ma nell’intimare quanto segue: “qualora non ci sia la disponibilità, la invito a darne motivazioni scritte alla scrivente”. Non si conoscono le delibere del Consiglio d’Istituto di tale scuola in tema di uscite didattiche e viaggi d’istruzione, ma la domanda che ci poniamo è: “Quella strana richiesta fatta dal DS al docente è invasiva della privacy?”.