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Rapporto annuale Istat, gli effetti del Covid: 10mila nati in meno rispetto al 2019-20. Diminuiscono dell’11% le coppie con figli

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È stato illustrato questa mattina presso la Sala Regina di Montecitorio, il “Rapporto annuale 2022” dell’Istat. A presentare i dati il presidente dell’Istat Giancarlo Blangiardo:

“La pandemia ha avuto un impatto importante negli ultimi due anni con 16 milioni di contagi e 160mila morti tra marzo 2020 e aprile 2022, Italia insieme alla Spagna tra le più colpite. Nel 2021 la campagna vaccinale ha avuto impatto positivo. Con l’80,1% Italia terza dopo Portogallo e Malta per vaccinazioni. La pandemia ha cambiato abitudini e stili di vita e potrebbero durare nel tempo”.

“La dinamica demografica era già in fase recessiva con possibili ripercussioni negative sulle nascite anche nei prossimi anni. Si registra un crollo della frequenza dei nati protratto nei primi sette mesi del 2021, 10mila nati in meno rispetto al biennio 2019-20. Si sono registrati un milione e 363mila persone in meno nell’arco di 8 anni. Diminuiscono anche i nati stranieri. Diminuiscono le coppie con figli dell’11%. Cala il numero dei componenti delle famiglie (2,3). Quasi 7 su 10 giovani dai 18 ai 34 anni vivono con almeno un genitore”.

“L’Economia è cresciuta in Italia nel 2021. Industria e commercio hanno registrato una battuta d’arresto, così come i consumi. Nel 1° trimestre 2022 il Pil torna come alla fine del 2019″.

“Costo alto pagato dai giovani e dalla popolazione femminile durante la pandemia. Aumenta il lavoro dipendente a tempo determinato, specie per brevi periodi. Il reddito di cittadinanza ha permesso a 1 milione di persone di non trovarsi in condizione di povertà”.