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Reclutamento personale Ata, i dati sulle assunzioni per regione: 10.300 unità in ruolo su 33.700 posti – PDF

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Ieri, 7 ottobre, c’è stata una importante informativa al Ministero dell’Istruzione e del Merito che ha riguardato, tra le altre cose, anche i dati relativi alle immissioni in ruolo del personale Ata nel 2025, riportati da un comunicato di Cisl Scuola.

I dati

A fronte di oltre 33.700 posti vacanti e disponibili, le assunzioni hanno riguardato poco più di 10.300 unità di personale, in quanto le norme attualmente in vigore limitano le possibilità di assunzione alla sola copertura del turn over, cioè al rimpiazzo dei pensionamenti.

Di tutto ciò occorre tenere conto nel considerare i dati percentuali riportati dalle tabelle ministeriali, nei quali si evidenzia che le nomine effettuate sono state pari al 99,86% per tutti i profili ATA, ad esclusione dei funzionari, per i quali la percentuale di assunzioni è del 99,88%: è chiaro che quelle percentuali fanno riferimento alle assunzioni autorizzate, non certamente ai posti che sarebbero effettivamente da coprire.

Ancora nessun dato, invece, è stato fornito dall’Amministrazione per quanto riguarda le assunzioni a tempo determinato, a causa del protrarsi delle operazioni che sarebbero in diverse realtà territoriali tuttora in corso.

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Immissioni in ruolo docenti, i numeri

Nell’incontro di ieri c’è stato ovviamente spazio anche per i dati relativi alle immissioni in ruolo docenti. Dei 48.504 posti autorizzati dal decreto ministeriale per le immissioni in ruolo, a fronte di 52.885 posti vacanti per l’anno scolastico 2025/26, al 24 settembre risultano 29.685 docenti assunti a tempo indeterminato, con la possibilità di assumere altri 4.403 entro il 31 dicembre 2025.

I docenti assunti tramite le procedure Pnrr sono 18.566, mentre gli idonei al concorso 2020 sono 1.821.

Per gli insegnanti di religione cattolica (IRC) le assunzioni a tempo indeterminato si fermano a 6.022 unità.

Supplenze annuali

Per quanto riguarda i contratti a tempo indeterminato, con scadenza 31 agosto 2026 o 30 giugno 2026, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha fatto sapere alle organizzazioni sindacali che al 24 settembre scorso risultavano 182.641 contratti a tempo determinato tra posti comuni e di sostegno, di cui 76.100 sul sostegno e 44.926 conferme, sempre su sostegno, a seguito della scelta formulata dalle famiglie (meno della metà di quelle però presentate in origine a fine primavera 2025).

Nel 2023, in pratica, i docenti che hanno stipulato un contratto annuale sono stati 234.576 su un totale di 943.68 docenti in servizio: poiché otto anni prima si attestavano attorno alle 115mila unità, ciò significa che si passati in otto anni al raddoppio del precariato, schizzato dal 12% del 2015 al 24% del 2023. Se va bene, quest’anno al termine del conferimento delle supplenze, la percentuale potrebbe scendere un po’, ma temiamo non di molto.