
Si avvicina il referendum dei prossimi 8 e 9 giugno e, come al solito, l’opinione pubblica è spaccata in due tra sostenitori del sì e del no, stavolta sui cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza. Uno studente di una scuola superiore della provincia di Taranto avrebbe ricevuto una nota per aver attaccato adesivi a scuola in merito al referendum.
La denuncia
Come riporta La Repubblica, a riportare l’episodio è stato il collettivo studentesco “Collettivo 080- ReteStudentiMedi”. Il ragazzo, che è un membro dell’associazione, avrebbe ricevuto una nota disciplinare in seguito all’affissione, tra le mura dell’edificio scolastico, di alcuni sticker simbolici a favore del “Si”.
“Questo episodio evidenzia il clima repressivo della scuola di Valditara, dove la partecipazione politica degli studenti viene punita – scrive in una nota il Collettivo 080 sui social – le mura scolastiche dovrebbero essere spazi di confronto, crescita civile e cittadinanza attiva, ma il modello attuale, sostenuto da questo governo, reprime sistematicamente il dissenso andando a ledere i valori fondanti della democrazia. Noi non ci stiamo”.
I chiarimenti della dirigente
La dirigenza dell’istituto però con un comunicato ufficiale ha espresso la propria posizione: “Nessun riferimento al vandalismo nella nota disciplinare”, chiariscono, ribadendo invece di aver voluto difendere “il rispetto della cosa pubblica” e il “rispetto delle norme e assicurare condizioni che evitino favoritismi e conflitti, promuovendo un’etica di imparzialità”.
“Basterebbe sfogliare le pagine del Piano dell’offerta formativa della scuola, visitarne il sito, dare uno sguardo alle pagine di tanti altri articoli di giornale, semplicemente: informarsi prima di scrivere ed esprimere giudizi di valore, per comprendere cosa l’istituzione scolastica faccia per dare spazio e voce agli studenti, per promuovere il confronto su tematiche sociali, culturali e politiche, sempre assicurando la partecipazione democratica degli studenti alla vita scolastica nel rispetto delle norme di settore. Lo studente destinatario della nota disciplinare per aver apposto adesivi e volantini fuori e dentro la scuola tutto questo lo sa bene. Quanto al fatto: gli sticker non finiscono sui muri…..Gli sticker vengono volontariamente e senza autorizzazione apposti. La nota disciplinare che la docente ha ritenuto di apporre allo studente, senza peraltro fare riferimento ad atti di vandalismo, come non correttamente asserito dai media, ha inteso stigmatizzare il comportamento di chi arbitrariamente manca di rispetto per l’ambiente scolastico. Perché avere rispetto dell’ambiente scolastico è anche questione ‘politica’: prendersi cura della cosa pubblica”, questa la replica della scuola.