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Renzi spara a zero sulla legge di bilancio: manovra allucinante, l’Italia andrà in recessione

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Quella che il Governo Conte si appresta ad approvare è una legge di bilancio che porterà l’Italia alla recessione: è la previsione dell’ex premier Matteo Renzi, perché il testo della manovra economica su cui la Camera il 29 dicembre darà il suo assenso “strizza l’occhio ai furbetti e alza le tasse agli onesti. Spero, ardentemente spero, di sbagliarmi”. Quindi, “la mia previsione è che con questa legge di bilancio l’Italia andrà in recessione”.

“Hanno diminuito gli investimenti e aumentato le tasse”

Renzi ha espresso il suo pensiero agli iscritti del Partito democratico, attraverso la consueta e-news.

“Questa manovra – scrive il democratico – è oggettivamente allucinante. Hanno aumentato le tasse al volontariato e regalato un condono agli evasori (e chissà che questi condoni alla fine non aiutino le famiglie di deputati e ministri, vedremo). Hanno diminuito gli investimenti e aumentato le tasse”.

Ma, soprattutto, Renzi sostiene che “per approvare questa legge hanno violentato i regolamenti parlamentari e il buon senso, con la evidente complicità di chi avrebbe dovuto presiedere in modo imparziale le sedute. Hanno votato una legge che non tutti avevano letto e che chi aveva scritto in realtà non aveva capito fino in fondo: lo dimostra Di Maio che ha già annunciato cambiamenti (sulla tasse al volontariato ndr). Ma come? Non l’hai ancora approvata che già la vuoi cambiare?”.

“Neanche l’avaro di Molière…”

“E il premier Conte dice che sì, è vero, hanno tagliato gli aumenti delle pensioni. Ma che sarà mai? Neanche l’avaro di Molière sta dietro a qualche euro di differenza. E questo sarebbe l’avvocato del Popolo? Ma la cosa drammatica è che le forzature nel metodo sono niente rispetto agli errori nel merito”.

“Adesso non resta che aspettare. Il 2019 ci dirà se il Governo populista ha fatto bene o fatto male. Del resto questo per loro è un test del governo sovranista. Peccato solo che gli italiani debbano fare le cavie”.

Per la scuola il saldo è negativo

Ricordiamo che per quanto riguarda la scuola, la manovra economica non porterà finanziamenti particolari. Anzi, da un’elaborazione realizzata dal Corriere della Sera, nel complesso la legge di bilancio porterà più fondi per le pensioni e le politiche sociali, ma meno risorse per la scuola e i beni culturali.

Pertanto, come abbiamo già sottolineato, la prima legge di bilancio del governo Conte non si può dire benevola nei confronti dell’istruzione.

L’istruzione scolastica avrà investimenti ridotti da 48.3 a 44.4 nel giro di tre anni: meno per l’istruzione primaria (da 29.4 a 27.1), meno per la secondaria (da 15.3 a 14.1 miliardi).