Home Attualità Renzi sulle accuse di plagio ad Azzolina: M5S ipocrita, alla Madia fecero...

Renzi sulle accuse di plagio ad Azzolina: M5S ipocrita, alla Madia fecero un processo mediatico

CONDIVIDI

Italia Viva sostiene il Governo, ma non fa sconti agli alleati. Lo fa anche commentando le accuse di plagio formulate dal linguista Massimo Arcangeli alla ministra Lucia Azzolina, perché nella formulazione della tesi finale presentata “all’ateneo di Pisa nel 2010 per abilitarsi a insegnare alle superiori” avrebbe incluso “molti passi riprodotti da testi specialistici” senza citare gli autori.

Renzi: doppia morale

Matteo Renzi, leader di Iv, nella E-News settimanale dice di non sapere “se questa accusa sia vera o falsa. E aggiungo che mi interessa molto di più capire che idee abbia il Paese sul futuro della scuola, non sul passato del ministro. C’è una cosa però che mi sembra molto ingiusta: la doppia morale”.

“Molti deputati grillini e il Fatto Quotidiano – ricorda l’ex premier – attaccarono pesantemente infatti Marianna Madia per una presunta accusa di plagio che una commissione ufficiale – chiamata a verificare – escluse ufficialmente. Per molto meno, insomma, alla Madia fu fatto un processo sui social, sui media, nei talk show. Oggi di Lucia Azzolina i grillini e il Fatto Quotidiano non parlano (anche se il quotidiano ha dato ampio spazio alle accuse e alla replica della ministra ndr). Zitti, silenzio, imbarazzo. E nessuno che nei talk o nei commenti sottolinei come sia vergognoso questo atteggiamento”.

“Un grande abbraccio a Marianna”

Secondo Renzi, però, non c’è “niente di sorprendente, sia chiaro: si chiama doppia morale. L’abbiamo già vista sulle banche, sui processi, sui finanziamenti al Blog di Beppe Grillo. Ipocrisia, allo stato puro: tutti lo sanno, nessuno ha il coraggio di ammetterlo”.

“E il fatto di essere ormai abituato all’ipocrisia senza fine di questa doppia morale non mi impedisce di mandare un grande abbraccio a Marianna per ciò che ha dovuto sopportare. Siamo in partiti diversi, lo so, ma il rispetto della verità – conclude Renzi – è più importante dell’appartenenza politica”.