Home I lettori ci scrivono Resistenza, revisionismi e educazione civica

Resistenza, revisionismi e educazione civica

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L’articolo Dilagano i revisionismi sulla Resistenza: l’educazione civica e la Storia possono disinnescarli” mi induce ad alcuni doverosi distinguo. Così come nessuno dovrebbe mai mettere in dubbio i sacri valori della Resistenza (la mia famiglia stessa conta un partigiano morto in campo di concentramento), nessuno dovrebbe negare eccessi e nefandezze perpetrati da pseudopatrioti.
Basta leggere per esempio il libro “Il sangue dei vinti” di Giampaolo Pansa, uomo di sinistra accusato di fascismo perché ha avuto il coraggio e l’onestà di denunciare – e dimostrare – i veri e propri crimini di chi si è approfittato della qualifica di partigiano e combattente per la libertà per compiere vendette personali, razzie e ruberie. Costoro infatti con il loro agire hanno infangato e denigrato le figure dei veri paladini della libertà e della democrazia. Ma, si sa, è facile fare di ogni erba un fascio, e quindi è facile dire che tutti partigiani sono eroi o, all’opposto, che tutti i partigiani sono delinquenti ed assassini.
Sembra inevitabile passare sempre da un eccesso all’altro, mentre invece in questioni delicate come quelle storiche è più che mai opportuno e necessario agire con equità ed onestà.

Daniele Orla