Il 6 agosto di trent’anni fa moriva Paolo VI. Dieci anni prima, a fine luglio del 1968, lo stesso Pontefice aveva consegnato ai cattolici un’enciclica destinata a lungo a far parlare di sé: l’ Humanae Vitae. Il documento viene spesso citato nei libri di storia come una sorta di risposta della Chiesa riguardo alle prime avvisaglie “libertine” che stavano iniziando a minare le basi della società italiana. Al tempo appariva un’enciclica dai connotati troppo irrealistici, oggi si capisce meglio l’intuizione del Papa, che rimane di grandissima attualità. Scrivere nel 1968 del controllo delle nascite per Papa Montini non è stato semplice. In effetti l’enciclica di Paolo VI con il suo pessimismo realistico, destò diversi dissensi e fece paura anche a gran parte del mondo cattolico.
Ed è forse per questo che a quarant’anni dall’ “Humanae Vitae” e a trenta dalla morte di Paolo VI, tutto tace. La stampa, tranne qualche piccola eccezione, sembra essersi dimenticata di questi anniversari.
