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Rientro a scuola 2022, Bassetti: “Basta mascherine. Si pensa di poter bastonare i ragazzi perché tanto non votano”

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Il rientro a scuola è sempre più vicino e i dubbi circa le misure da adottare per contrastare il Covid 19 aumentano, in mancanza della diffusione di linee guida chiare dal Ministero della Salute. Questi hanno perlopiù come oggetto l’obbligo delle mascherine. Non si sa ancora se gli studenti, nell’anno scolastico 2022/2023, dovranno ancora indossarle o meno.

Nonostante il nodo mascherine non sia né l’unico né il più importante da sciogliere, come ha specificato il nostro direttore, si tratta comunque dell’argomento più discusso al momento a proposito del rientro a scuola 2022. L’infettivologo Matteo Bassetti si è più volte espresso contro l’obbligo delle mascherine. Il dottore, come riporta Adkronos, ha recentemente ribadito la sua posizione, rincarando la dose.

Bassetti all’attacco sul nodo mascherine

Bassetti pensa che obbligare i ragazzi a indossare i dispositivi di protezione individuale anche quest’anno, nonostante la protezione fornita dal vaccino, non è assolutamente necessario: “Oggi abbiamo una popolazione studentesca che ha fatto la vaccinazione anti-Covid o si è infettata in questi mesi con Omicron, o ha fatto entrambe le cose, e credo che sia coperta in una percentuale vicina al 100% per le forme gravi. Quindi non vedo dove stia il problema. Non vedo perché dover continuare a pensare di mettere loro la mascherina”, ha dichiarato.

Per avvalorare la sua tesi Bassetti ha spiegato cosa sta succedendo all’estero: “Sono per qualche giorno negli Stati Uniti con la mia famiglia e posso dire che qui la mascherina non la usa più nessuno. Parli con le persone e ti dicono: noi abbiamo fatto la dose di vaccino, il booster. E non vediamo perché dobbiamo continuare a usare la mascherina. La usano probabilmente persone più anziane e fragili in alcuni contesti, certamente non i ragazzi a scuola”.

“I ragazzi hanno sofferto più di ogni altra categoria”

Il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova pensa che chi ha il potere decisionale nel nostro Paese non fa l’interesse dei ragazzi: “In un Paese come il nostro credo che bisognerebbe dare una considerazione diversa agli studenti. Cosa che però in Italia purtroppo non si fa”.

Secondo l’infettivologo si gioca sulla pelle degli studenti italiani in quanto questi non possono scegliere tramite il voto i propri rappresentanti ed esprimere, magari, il loro disappunto sull’obbligo mascherine a scuola: “Mi dispiace se si pensa che i ragazzi possiamo continuare a bastonarli, tanto loro non votano”, ha detto duro Bassetti.

“No alla mascherina a scuola. Io l’ho già detto: sarò in testa a eventuali manifestazioni di protesta da parte dei ragazzi. Ho firmato documenti fatti da professori di scuola che sono contro l’uso della mascherina. I primi a non volerla far indossare ai ragazzi sono i professori. Quindi cerchiamo di lavorare per evitarlo. Abbiamo davanti a noi ragazzi che hanno sofferto più di ogni altra categoria. Prima la Dad, e come Italia siamo stati il Paese europeo che ha fatto la Dad più a lungo, e poi le mascherine. Anche su queste, va ricordato che siamo il Paese al mondo che le ha utilizzate di più”, ha concluso Bassetti, sul piede di guerra.