
Con l’approvazione in Senato del disegno di legge volto a convertire il decreto 45 del 2025, è introdotta una riforma significativa degli istituti tecnici, con l’obiettivo di allineare i curricula alle esigenze del mercato del lavoro e alle trasformazioni digitali e tecnologiche in corso. Questa riforma s’inserisce nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e mira a garantire una formazione più mirata e qualificante per gli studenti.
Nuove definizione degli indirizzi
Quando il decreto 45 del 7 aprile 2025 sarà convertito in legge, cosa che dovrebbe avvenire entro l’8 giungo del 2025, sarà cura del Ministro dell’Istruzione e del Merito emanare un decreto volto a ridefinire: gli indirizzi, le articolazioni, i quadri orari e i risultati di apprendimento.
Entrata in vigore della riforma
La riforma entrerà in vigore, in modo progressivo, sin dall’anno scolastico 2026/2027 per le classi prime e successivamente:
• Per le classi seconde nell’anno scolastico 2027/2028;
• Per le classi terze nell’anno scolastico 2028/2029;
• Per le classi quarte nell’anno scolastico 2029/2030;
• Per le classi quinte nell’anno scolastico 2030/203.
Nuovi indirizzi
Con l’entrata in vigore della riforma prevista per l’anno scolastico 2026/2027 per le prime classi, i nuovi istituti tecnici adotteranno un modello formativo, con percorsi più flessibili e adattabili alle esigenze del territorio e saranno suddivisi in due aree di carattere generale:
• Area Generale Nazionale, comune a tutti gli indirizzi, per garantire una solida cultura di base;
• Area di Indirizzo Flessibile, che includerà discipline specifiche e una quota di curricolo personalizzabile dalle istituzioni scolastiche.
Area d’istruzione generale nazionale
Comune a tutti i percorsi, mira a promuovere negli studenti e nelle studentesse lo sviluppo, di una preparazione culturale di base al fine di raggiungere l’obiettivo di tutto il sistema scolastico italiano consistente nella formazione della persona.
Area d’indirizzo flessibile
L’area d’indirizzo flessibile è volta a promuovere l’acquisizione delle competenze scientifico – tecnologici e giuridico – economici di carattere generale. In quest’area va compresa, nella misura del 20% dell’orario generale, non solo la quota spettante all’autonomia di ogni singola scuola, ma anche, qualora fosse opportuno, l’attivazione di un’area territoriale indirizzata allo sviluppo di competenze coerenti con le esigenze del territorio e i fabbisogni formativi espressi dal mondo del lavoro e delle professioni.
Rilascio attestato delle competenze
Il testo approvato al Senato prevede a possibilità, a domanda dell’interessato, il rilascio della certificazione delle competenze acquisite progressivamente acquisite dalle studentesse e dagli studenti ai diversi livelli intermedi e tenuto conto dei risultati di apprendimento e tenuto conto dei risultati di apprendimento del profilo, sulla base del modello di “certificato di competenze” di cui all’allegato 2-quater