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Riforma scolastica: i docenti chiedono un rinvio

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La stragrande maggioranza degli insegnanti italiani vorrebbe un rinvio della applicazione della riforma: il dato emerge da un sondaggio promosso il mese scorso dallo Snals e i cui risultati sono stati resi noti il 10 aprile.
Alla consultazione, iniziata il 14 marzo e conclusasi il 31 marzo, hanno partecipato poco meno di 35mila persone, più di 30 mile risposte sono pervenute per via telematica tramite il sito Internet del sindacato.
Alle 7 domande del questionario hanno risposto insegnanti di tutti gli ordini di scuola, ma anche genitori e studenti.
Una delle critiche più condivise riguarda le modalità con cui si è arrivati alla stesura definitiva del progetto di riforma: l’89 per cento, infatti,   ritiene di non essere stato coinvolto adeguatamente da parte del Ministero P.I.
Poco più della metà dei partecipanti al sondaggio (il 52 per cento per l’esattezza) ritiene che la scuola che emerge dalla riforma sarà più basata sul “saper fare” (quindi sulle esigenze del mercato del lavoro) che sulla formazione dell’uomo e del cittadino.
E, ad appesantire il giudizio negativo sul piano culturale, c’è ancora un altro dato: l’84 per cento ritiene che la riforma, così com’è, finirà per abbassare il livello formativo degli alunni.
Senza appelli anche il parere della stragrande maggioranza sulla questione della ormai famigerata “onda anomala”: un’altissima percentuale d’intervistati (l’82 per cento, contro il 15 per cento) ritiene che non si possa “scaricare” la soluzione del problema sulle singole scuole, senza creare disorientamento e sconcerto nelle scuole stesse.
L’ultima domanda del questionario dello Snals chiedeva di pronunciarsi sulla proposta di rinviare di 1 anno l’attuazione della riforma.
Ben il 90 per cento delle risposte sono risultate di segno affermativo, con l’implicita richiesta di un periodo di riflessione, necessario per creare le condizioni strutturali e strumentali per una puntuale applicazione delle soluzioni organizzative che la riforma richiede.
Commentando i risultati del sondaggio il segretario generale dello Snals, Fedele Ricciato, ha messo in evidenza "il chiaro dissenso della maggioranza del personale scolastico, ma anche di studenti e genitori” ed ha aggiunto: “Oggi lo Snals ribadisce al ministro della pubblica istruzione la richiesta di far slittare di almeno un anno l’attuazione della riforma".