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Rinnovo CCNL scuola 2022-24, tra chi vuole i buoni pasto, valorizzare i coordinatori di classe e chi vuole una contrattazione integrativa più definita, manca l’accordo sui soldi

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Mentre all’ARAN si susseguono gli incontri con i sindacati scuola per trovare un accordo sul rinnovo del CCNL scuola 2022-2024, nonostante le tante richieste non sembra tutto definito per arrivare alla firma voluta, dal Presidente ARAN Naddeo, entro il prossimo luglio. La fase per una fumata bianca sembra ancora prematura, anche se c’è chi è ottimista nel trovare un punto di sintesi entro il prossimo mese di luglio 2025. Non sarà semplice, anche perché luglio è ormai alle porte e manca l’accordo proprio sui soldi.

Buoni pasto e coordinatori di classe

Apprendiamo da una nota ufficiale di Anief che è stata avanzata la proposta per l’introduzione dei buoni pasto da assegnare anche a docenti e personale Ata della scuola. Si tratta, spiega il Presidente di Anief Marcello Pacifico, di un beneficio da 13 euro al giorno che andrebbe accordato anche alla luce della recente decisione di introdurre i buoni pasto per i dipendenti delle Funzioni Centrali in smart working.

Tra le novità da introdurre nel Ccnl 2022-2024, Anief ritiene che i tempi siano maturi per ricondurre alla contrattazione alcune materie oggetto di confronto come i criteri di ripartizione delle risorse del fondo per le posizioni economiche del personale Ata di cui all’art. 79 del CCNL scuola 2019-2021, a livello di istituzione scolastica, ma anche i criteri riguardanti le assegnazioni alle sedi di servizio all’interno, come pure quelli per la fruizione dei permessi per l’aggiornamento e quelli per il conferimento degli incarichi al personale ATA. Anche sulla mobilità, Anief ritiene che debba essere inclusa nell’alveo della contrattazione, senza più intromissioni normative che continuano a penalizzare il diritto alla famiglia.

Nella giornata di giovedì 26 giugno, durante l’incontro all’Aran per la trattativa per il rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca, valido per il triennio 2022-2024, la Gilda degli Insegnanti ha ribadito che prima di parlare di figure intermedie, sia fondamentale potenziare quelle esistenti. Tra le richieste della Gilda, come riferisce il Coordinatore Nazionale Vito Carlo Castellana, c’è sicuramente la valorizzazione dei coordinatori di classe. “Queste figure non hanno un riconoscimento – continua Castellana – se non pochissime ore in contrattazione integrativa d’istituto. Svolgono un lavoro prezioso e fortemente legato alla didattica, vogliamo quindi valorizzarli soprattutto a livello economico. Inoltre – chiosa Castellana – è un lavoro che spesso fa da raccordo tra le famiglie e la scuola stessa e mai come in questo momento, ne sentiamo il bisogno”.

Relazioni sindacali e trasparenza nell’informativa

Sulle relazioni sindacali c’è la rivendicazione della Uil Scuola Rua che chiede di prendere atto che il confronto e l’informazione dovuta nei vari livelli, da quello Nazionale fino all’Istituzione scolastica, deve essere garantito a tutti i soggetti sindacali rappresentativi a prescindere dal fatto della sottoscrizione dei contratti collettivi nazionali. Per la Flc Cgil la contrattazione integrativa deve comprendere a livello di istituto la definizione della misura dei compensi per i coordinatori di classe e altre funzioni di emanazione collegiale, l’indennità di disagio al personale docente e ATA che lavorano su più sedi, un’indennità di responsabilità per i docenti accompagnatori nei viaggi di istruzione; a livello nazionale deve comprendere i criteri per i passaggi verticali e delle posizioni economiche del personale ATA.

Il confronto a livello di istituzione scolastica deve essere esteso ai criteri per la formazione delle classi e degli organici, inoltre la partecipazione del personale alle attività di aggiornamento deve diventare materia di confronto.
Cosa molto importante è la richiesta fatta sia dalla Uil Scuola Rua e dalla Flc Cgil per una formulazione più puntuale per quel che riguarda l’informativa successiva circa i dati relativi all’utilizzo delle risorse del Fmof, questo per garantire il massimo della trasparenza nella distribuzione del fondo accessorio. Su questo ultimo punto, il Segretario Nazionale della Uil Scuola Rua, Giuseppe D’Aprile, è ancora più esplicito e preciso: “In riferimento alle relazioni sindacali, ripristinare il principio della trasparenza modificando l’attuale art.30 comma 10 del CCNL scuola 2029-2021 specificando che alla RSU e alle Organizzazioni sindacali deve essere dato ogni elemento conoscitivo volto a verificare la corretta attuazione di quanto contrattato, compresi i nominativi del personale che ha avuto accesso ai compensi accessori nonché i relativi emolumenti“.

Il nodo cruciale sono i soldi

Sul punto delle risorse finanziare tutti i sindacati sono concordi nell’affermare che le risorse finanziare non sono sufficienti per chiudere l’accordo, servono risorse aggiuntive per adeguare gli stipendi tabellari di docenti e personale Ata.

La Uil Scuola Rua chiede di anticipare nel CCNL 22/24 le risorse già stanziate in legge di bilancio per il triennio contrattuale 2025/27 al fine di un adeguato recupero del potere di acquisto per il personale docente e ata.

Per la FLC CGIL, la questione delle relazioni sindacali riveste un’importanza significativa. Tuttavia, la priorità principale, ancora da affrontare compiutamente, riguarda le risorse economiche. È noto che tali risorse sono insufficienti e su questo punto non intendiamo transigere. I lavoratori devono vedersi riconosciuto quanto loro dovuto, in considerazione della perdita del potere d’acquisto subita nel triennio di riferimento.

Sul nodo risorse economiche è chiarissima anche la leader della Cisl Scuola, Ivana Barbacci, che senza mezzi termini afferma: “…c’è un tema che sta sopra ogni priorità: le risorse, abbiamo necessità di dare un segnale forte e chiaro alla categoria in termini di riconoscimento salariale“.