Home I lettori ci scrivono Riqualificate la figura dell’assistente tecnico: basta paghe da fame!

Riqualificate la figura dell’assistente tecnico: basta paghe da fame!

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Egregia Signora Ministra Fedeli,

Mi chiamo Antonino Gerardi e sono un Assistente Tecnico di Chimica. Lavoro attualmente presso L’Istituto Tecnico Agrario di Firenze. Ho cominciato la mia carriera come Assistente Tecnico il 27 Settembre 2002  presso L’Istituto di Istruzione superiore di Milano, ho cambiato diverse scuole fino al 2007 dove per ricongiungermi con la Mia famiglia mi sono fatto depennare dalla prima fascia di Milano per ritornare in Sicilia esattamente a Palermo in 3 fascia ATA.

A Marzo con l’inserimento nei 24 mesi ATA sono ritornato in prima fascia , non essendoci possibilità di entrare di Ruolo  dopo circa 2 anni e mezzo ho ripreso la valigia e ho scelto Firenze. Attualmente titolare di Ruolo a Firenze, con una breve parentesi a Trapani l’anno scorso, in assegnazione Provvisoria al Liceo Scientifico V. Fardella di Trapani. Sembrava che finalmente dopo tanti anni di sacrifici sarei rimasto  nella Mia bella amata terra dove ciò famiglia e casa, purtroppo non è andata cosi. Da quest’anno sono ritornato all’Istituto Agrario di Firenze, per mancanza di posti come Assistenti Tecnici di Chimica in Provincia di Trapani. E allora  ho lasciato la mia famiglia, i miei figli, i miei amici più cari , ho ripreso la valigia  e sono ritornato a Firenze . Questa in breve la Mia storia.  Ora Signor. Ministro Fedeli mi chiedo tanti perché;

Perché non riqualificare la figura dell’Assistente Tecnico?
Perché non rivedere e magari ripresentare una vecchia Proposta di Legge del deputato Angela Napoli,
Istituzione dei ruoli provinciali dei tecnici di laboratorio e dei tecnici di ufficio tecnico della scuola. Presentata il 7 maggio 2008. 
Perché non estendere la figura dell’assistente tecnico di laboratorio (Chimica, Biologia, Elettronica, Informatica, Meccanica, Elettrotecnica, ecc..) nelle scuole elementari e medie.
E poi signor. Ministro Fedeli la prego perché non rimettere mano alla mobilità verso altri amministrazioni pubbliche.
 La mobilità, può dirsi che costituisca una efficace metodologia di gestione del personale delle pubbliche Amministrazioni scuola compresa, in grado di realizzare l’ottimale distribuzione dei dipendenti pubblici all’interno dei diversi enti della sfera pubblica. Va ribadita la necessità di realizzare “processi di riconversione e di riqualificazione” del personale, al fine di riqualificare la professionalità acquisita ed apportare quel valore aggiunto che la nuova occupazione richiede.
Difatti, il lavoro alle dipendenze di una certa Amministrazione esige una conoscenza teorico-pratica della legislazione di settore particolarmente approfondita e anche sedimentata negli anni, attraverso l’esperienza. Il mutamento di Amministrazione implica, quindi, l’attivazione di una riqualificazione del profilo professionale del dipendente, che va attentamente curata da parte della Amministrazione ricevente attraverso opportune iniziative formative.
E’ giusto secondo lei che un dipendente pubblico che lavora da più di 10 anni fuori provincia non riesca a ritornare nella sua Provincia Natale?
E’ giusto secondo lei signor. Ministro che i Dirigenti scolastici non possono conferire supplenze per coprire le assenze di assistenti amministrativi, salvo che presso istituti il cui relativo organico di diritto abbia meno di tre posti, gli assistenti tecnici in qualsiasi caso e i collaboratori scolastici per i primi 7 giorni.
 E poi signor. Ministro è giusto avere uno stipendio da fame?