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Rischio sismico: Umbria interviene con fondi comunitari

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Queste somme provengono dai fondi comunitari POR FESR 2007-2013, e saranno utilizzate per realizzare interventi di urgenza in edifici scolastici di proprietà degli enti locali. Per accedere ai fondi citati sono state avanzate 29 richieste per un importo complessivo di lavori pari a circa 8 milioni di euro, di queste sono state finanziate quattro interventi presentati dalla Provincia di Terni e dai Comuni di Magione, Città di Castello e Vallo di Nera. 
E’ interessante valutare la posizione dell’assessorato regionale umbro all’istruzione in merito alla recente proposta del MIUR per la costituzione obbligatoria di fondi immobiliari a sostegno dei Comuni e delle Province per l’edilizia scolastica.
 Infatti, a tal riguardo appare difficile il coinvolgimento di investitori privati in un momento di crisi come questo e in un settore, quello dell’edilizia scolastica pubblica, che tradizionalmente non è commerciale, con il rischio concreto di non rispondere efficacemente alla domanda che viene da famiglie e dalle comunità scolastiche. Si ricorda in generale, per quanto riguarda il rischio sismico a livello nazionale, che il Decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 19 marzo 2012 (in attuazione dell’art. 11 della legge n. 77/2009 e dell’Opcm Monti n. 4007 del 29 febbraio 2012) ha ripartito i contributi previsti per l’anno 2011 tra 17 Regioni italiane sulla base dell’indice medio di rischio sismico, mentre il Decreto della Protezione Civile del 2 ottobre 2012 ha trasferito “materialmente” alle Regioni medesime 139,3 milioni di euro per la prevenzione sismica dell’anno 2011