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Saluto nazista ad Auschwitz, 14enne italiano a processo in Polonia: misura educativa, chiusa inchiesta familiare

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Un saluto nazista fatto davanti al campo di concentramento di Auschwitz sta costando carissimo ad uno studente, all’epoca dei fatti quattordicenne: il ragazzo fiorentino è stato processato sia in Polonia che in Italia. Lo riporta Il Corriere della Sera.

Tutto è avvenuto nel 2022 nel corso di una gita scolastica. Al minorenne fiorentino le autorità polacche hanno contestato di aver “propagato il regime fascista eseguendo il saluto nazista”, una violazione del codice penale in Polonia.

I due procedimenti

Sono venuti fuori due procedimenti penali uno in Polonia e un altro in Italia presso il Tribunale dei Minorenni di Firenze che su richiesta dei colleghi polacchi aveva avviato anche un’attività di inchiesta socio-familiare con riferimento al minore e al suo contesto familiare e scolastico. Successivamente tale attività di inchiesta è stata poi sospesa dopo che i giudici italiani avevano preso atto della decisione assunta dal Tribunale della cittadina polacca che oggi si chiama Oswiecim.

Dalla documentazione inviata dai giudici polacchi ai colleghi fiorentini è emerso che il minorenne era stato sottoposto alla “misura educativa sotto forma di avvertimento” e che in questi termini il procedimento a suo carico è stato definito e concluso. Il 28 aprile scorso il giudice delegato del Tribunale per i Minorenni di Firenze ha sancito la chiusura del procedimento italiano.

Come scrive La Repubblica, si rischia fino a tre anni di reclusione per un reato del genere. Ma, per fortuna del giovane fiorentino, l’età è stata un’attenuante e ha avuto una seconda chance.

“Goliardate” che possono avere gravi conseguenze

Qualche tempo fa alcuni studenti sono stati protagonisti di una foto scattata in classe, in un liceo di Roma, con maglia nera e braccio teso per fare il saluto romano davanti ad uno striscione, candidati per una lista studentesca. Gli alunni si sono giustificati dicendo che si trattava di una goliardata.

Giusto “soprassedere” di fronte a questi “errori di gioventù”, come molti li chiamano? O meglio assumere fin da subito il pugno duro per dimostrare che gesti del genere hanno un significato profondamente negativo da condannare?