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Scelta civica passa nel gruppo Pd al senato

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“Ho molto apprezzato il contributo leale arrivato dai senatori di Sc sia sul cammino delle riforme istituzionali ed economiche sia in occasione della elezione del capo dello Stato” dice il premier che non vede quindi ragione per la quale se una “condivisione” esiste non si possa “individuare un approdo comune e un comune cammino per il cambiamento dell’Italia”.

Alla luce dell’appello del premier la ministra dell’istruzione, Stefania Giannini nonché il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova stanno per passare  nel gruppo Pd.

Quasi scontato il via libera dei senatori Pietro Ichino, che viene proprio dalle fila del Pd così come quello di Alessandro Maran, Gianluca Susta e pure Linda Lanzillotta. Qualche passaggio, se pure meno strategico, potrebbe verificarsi anche alla Camera dove, ad esempio, viene data in uscita Irene Tinagli.

“Siamo renziani di fatto”, dice il giuslavorista Pietro Ichino, per suggellare la nuova intesa.

 La ‘mossa’ di Renzi punta anche a ‘sminare’ da possibili sorprese il risultato del prossimo congresso di Scelta Civica che si terrà questa domenica.

All’assise si prevede possano scontrarsi due diverse mozioni: quella di Benedetto Della Vedova, che dovrebbe essere rivolta a confermare il cammino intrapreso da Scelta Civica, e quella di Enrico Zanetti che preme invece per un rilancio di Scelta Civica in chiave più autonoma. Zanetti, sottosegretario all’Economia, è anche colui che ha segnalato per primo la ‘comparsa’ della norma del 3%, poi ribattezzata salva-Berlusconi, nel decreto fiscale.

Intanto si fanno i conti sulla maggioranza al senato, dove siedono 315 senatori eletti, più 6 senatori a vita.

Il gruppo del Pd conta 107 iscritti, di cui una trentina fanno riferimento alla minoranza interna.

Il Gruppo misto annovera 2 senatori; Gal, 3; Scelta civica di 7; il gruppo “per le autonomie” ne conta 17; Area popolare ( ncd e udc) 36. Il perimetro della maggioranza arriva così a 172, con un margine di sicurezza di 11, sul quorum di 161. Ma si contano pure 15 fuoriusciti dal movimento 5 stelle. Infine i gruppi di opposizione: Forza Italia, Lega Nord, M5s.