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Scrutini finali scuola secondaria di primo e secondo grado, ecco tutte le novità dell’a.s. 2024/2025. Voto di condotta e credito scolastico.

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Mancano appena due settimane alla fine della scuola, a partire dal 9 di giugno e fino al 14, sarà settimana di scrutini finali. Vediamo quali sono le novità che riguardano gli scrutini finali della scuola secondaria, in particolare le novità per la secondaria di secondo grado in riferimento al credito scolastico.

Scrutini finali scuola secondaria II grado

È bene sapere che per gli scrutini finali delle scuole secondarie di II grado, i voti vengono prima proposti dal singolo docente della disciplina, poi discussi collegialmente in sede di Consiglio di classe e quindi ratificati attraverso un assenso all’unanimità o con un voto di maggioranza. Il DPR. N.122/2009, che ha per oggetto il regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni, è la norma in cui è specificato che la valutazione, periodica e finale, degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe, formato ai sensi dell’articolo 5 del Testo Unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, e presieduto dal dirigente scolastico o da suo delegato (docente della classe), con deliberazione assunta, ove necessario, a maggioranza.

Pertanto, il docente titolare della disciplina propone il voto per l’alunno X, che sarà motivato da un congruo numero di valutazioni rilevate durante l’intero anno scolastico, ma se tale proposta non venisse condivisa dagli altri colleghi del Consiglio di classe, è prevista la votazione del Consiglio e in tal caso si deciderà il voto da assegnare allo studente in base ad una proposta collegiale e alla maggioranza dei componenti del Consiglio di classe che la supportano.
Quanto suddetto è anche scritto nel decreto regio n°653 del 1925, che afferma: “i voti si assegnano, su proposta dei singoli professori, in base ad un giudizio brevemente motivato desunto da un congruo numero di interrogazioni e di esercizi scritti, grafici o pratici fatti in casa o a scuola, corretti e classificati durante il trimestre o durante l’ultimo periodo delle lezioni. Se non si ha dissenso, i voti in tal modo proposti s’intendono approvati; altrimenti le deliberazioni sono adottate a maggioranza, e, in caso di parità, prevale il voto del presidente…”.

Per gli scrutini finali dell’anno scolastico 2024/2025 c’è una novità legislativa che coinvolegrà anche gli studenti che dovranno essere ammessi a svolgere l’esame di Stato della scuola secondaria di II grado, oltre tutte le classi intermedie, in particolare quelle a cui dovrà essere attribuito il credito scolastico.

Tale novità è stata introdotta dalla Legge 1 ottobre 2024, n. 150, riferita alla revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonchè di indirizzi scolastici differenziati. 

È importante sottolineare che la legge suddetta, all’art.1 comma 1, ha modificato alcuni aspetti del vecchio decreto legislativo n.62/2017, in particolare l’art.15 del suddetto decreto al comma 2 viene modificato introducendo il comma 2-bis: “Il punteggio più alto nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico spettante sulla base della media dei voti riportata nello scrutinio finale può essere attribuito se il voto di comportamento assegnato è pari o superiore a nove decimi”.

Tale norma quindi introduce per lo scrutinio finale dell’anno scoalstico 2024/2025 una condizione sine qua non, in cui il 9 o il 10 in condotta saranno condizione necessaria, ma non sufficiente, per ottenere, nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico spettante per il raggiungimento di una specifica media dei voti (compreso il voto di condotta e il voto di educazione civica), il valore massimo di punteggio.

Appare chiaro ed evidente che il voto di condotta degli studenti, avrà un impatto non indifferente sull’attribuzione del credito scolastico e questo accadrà anche nella fase degli scrutini finali per l’ammissione agli esami di Stato 2024/2025.

Quindi per fare un esempio specifico, uno studente di classe terza Liceo con la media scolastica di tutte le discipline (compreso il voto di condotta e di educazione civica) dovesse avere una media aritmetica di 7,9, ma con 8 di voto in comportamento, allora avrà assegnati 9 punti di credito scolastico e non più 10 punti come accadeva in passato.

Voto minore o uguale 6 in comportamento

Per gli studenti della scuola secondaria di II grado che riporteranno un voto pari a 6 in comportamento, scatterà la sospensione del giudizio. Quindi un voto pari a 6 nel comportamento comporta la sospensione del giudizio e la conseguente assegnazione di un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale, da discutere in sede di esame per la verifica del giudizio sospeso agli scrutini di giugno. La mancata presentazione dell’elaborato, determinerà la non ammissione alla classe successiva.

Per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado del secondo biennio o dell’ultima classe, con un voto pari o superiore a 9 nel comportamento potranno ricevere il punteggio massimo nel credito scolastico, mentre chi avrà 7 o 8 in comportamento riceverà il credito minimo della fascia di pertinenza. Gli studenti dell’ultima classe della secondaria di II grado, con il voto 6 in condotta dovranno preparare e discutere in sede di colloquio un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale.

Ricordiamo a proposito del voto di condotta per Licei, Tecnici e professionali, che con l’insufficienza in comportamento non si è ammessi alla classe successiva e non si viene ammessi nemmeno all’esame di Stato.

Scrutini finali della secondaria di I grado

Con l’approvazione della Legge n.150 dell’1 ottobre 2024, per l’anno scolastico 2024/2025 è stata disposta una modifica della normativa riferita alla valutazione degli scrutini degli studenti nella scuola secondaria di I grado. Le modalità di attribuzione dei voti restano invariate per quanto riguarda le discipline curricolari e l’educazione civica, che continuano a essere valutate in decimi, la modifica riguarda il voto di comportamento che, a partire proprio dal 2024/2025, sarà un voto numerico che per l’ammissione alla classe successiva o agli esami di Stato dovrà essere maggiore di 6 decimi.

Per le alunne e gli alunni della scuola secondaria di primo grado, la valutazione del comportamento è espressa in decimi, se la valutazione del comportamento è inferiore a sei decimi, il consiglio di classe delibera la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo del percorso di studi.

Anche se non è espressamente scritto nella legge e nell’ordinanza ministeriale di riferimento, però il voto in comportamento espresso numericamente in decimi come i voti delle discipline, “dovrebbe” contribuire alla media scolastica della studentessa e dello studente della secondaria di promo grado come avviene per la scuola secondaria di II grado.