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Scuole chiuse per il coronavirus, Bonetti: “Voucher per baby sitter e congedi straordinari”

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L’Italia si ferma per il coronavirus. Almeno fino al 15 marzo. Al termine di una giornata convulsa, il governo ha emanato l’atteso Dpcm con le misure volte a contrastare l’emergenza sanitaria.

Non mancano, però, le ripercussioni sulla vita di tutti i giorni. Ad esempio come faranno i genitori degli alunni, impegnati a lavoro, a prendersi cura dei figli? Il governo sta pensando a misure straordinarie: voucher per le baby sitter e congedi straordinari per i genitori che si devono prendere cura dei figli.

Sono queste le due proposte su cui “ci sono in corso valutazioni economiche”, come ha anticipato il ministro per la Famiglia, Elena Bonetti, ospite della trasmissione Circo Massimo su Radio Capital.

“Sto pensando a possibilità di sostegno per i costi delle baby sitter, con i voucher – ha detto Bonetti –. Anche i nonni, che sono così preziosi nel welfare della nostra società, oggi vanno tutelati, dando la possibilità di evitare contagi tra bambini e nonni con congedi straordinari per i genitori. Sono misure che si dovranno attivare fin da ora”.

Secondo la ministra, “non si può pensare che le persone stiano a casa mettendosi in ferie o utilizzando permessi non retribuiti. Accanto alle misure per il rilancio economico, bisogna dare alle famiglie la possibilità di vivere questo momento con normalità”. Per questo, prosegue, “prevediamo anche utilizzo straordinario dello smart working, e dove non fosse possibile che uno dei due genitori possa restare a casa con congedi straordinari. E penseremo a uno strumento anche per gli autonomi”.

La Bonetti ha anche smentito che il Comitato scientifico avesse dato un parere alla chiusura delle scuole. “Non corrisponde al vero che sulla sospensione delle lezioni il Comitato scientifico avesse dato parere contrario e non ci è stato riportato. E’ chiaro che dobbiamo evitare le modalità di contatto e prossimità delle persone e riorganizzare il vivere sociale, non annullarlo o bloccarlo”, ha spiegato la ministra per la Famiglia.

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Che cos’è il Coronavirus

Il 9 gennaio 2020 l’OMS ha dichiarato che le autorità sanitarie cinesi hanno identificato un nuovo ceppo di coronavirus mai identificato prima nell’uomo: il 2019-nCoV. Il virus è associato a un focolaio di casi di polmonite registrati a partire dal 31 dicembre 2019 nella città di Wuhan, nella Cina centrale.

Le FAQ dell’Istituto Superiore di Sanità

L’11 febbraio, l’OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal 2019-nCoV è stata chiamata COVID-19 (Corona Virus Disease).

Non esistono trattamenti specifici per le infezioni causate dai coronavirus e non sono disponibili, al momento, vaccini per proteggersi dal virus. La maggior parte delle persone infette da coronavirus comuni guarisce spontaneamente.

Riguardo il nuovo coronavirus 2019-nCoV, non esistono al momento terapie specifiche, vengono curati i sintomi della malattia (così detta terapia di supporto) in modo da favorire la guarigione, ad esempio fornendo supporto respiratorio.

È possibile ridurre il rischio di infezione, proteggendo se stessi e gli altri, seguendo alcuni accorgimenti: lavati spesso le mani (dopo aver tossito/starnutito, dopo aver assistito un malato, prima durante e dopo la preparazione di cibo, prima di mangiare, dopo essere andati in bagno, dopo aver toccato animali o le loro deiezioni o più in generale quando le mani sono sporche in qualunque modo).

In ambito assistenziale (ad esempio negli ospedali) segui i consigli degli operatori sanitari che forniscono assistenza.

Non è raccomandato l’utilizzo generalizzato di mascherine chirurgiche in assenza di sintomi.

  • Se hai una qualsiasi infezione respiratoria copri naso e bocca quando tossisci e/o starnutisci (gomito interno/fazzoletto).
  • Se hai usato un fazzoletto buttalo dopo l’uso.
  • Lavati le mani dopo aver tossito/starnutito.