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Scuole di montagna, piccole isole e con minoranze linguistiche

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Tempo di iscrizione a scuola per il prossimo anno scolastico 2021-22, per bambini e bambine, per ragazzi e ragazze, e per alcuni di loro si tratta piuttosto che di una scelta, dell’accesso ad un percorso profondamente legato al territorio dove vivono, stiamo infatti parlando di studenti delle piccole isole, delle scuole di montagna e delle aree con minoranze linguistiche.

Secondo la legge di bilancio di dicembre 2020, la soglia per il numero di studenti ordinari scende da un minimo di 600 a un minimo di 500 studenti, e da un minimo di 400 a un minimo di 300 nei casi riguardanti le piccole isole, i comuni montani e le aree caratterizzate da specificità linguistiche.
Inoltre, secondo quanto si legge nel testo approvato, per il 2021/22, alle istituzioni scolastiche con meno di 500 alunni e 300 per quelle nelle piccole isole e comuni montani, o in aree con minoranze linguistiche, non potranno essere assegnati dirigenti scolastici con incarico a tempo indeterminato, le scuole infatti andranno in reggenza.


Regione Piemonte

In Piemonte, proprio in questi giorni ha avuto parere favorevole il piano di dimensionamento scolastico 2021 -22, che è stato illustrato alla Sesta Commissione del Consiglio Regionale, per cui con le deroghe al numero minimo di alunni previsto per classe, i Comuni delle aree montane e marginali manterranno i loro plessi scolastici. Prosegue, inoltre, il processo di razionalizzazione della rete scolastica e il mantenimento delle pluriclassi.

Pluriclassi

Cosa sono le pluriclassi? Esistono da oltre cento anni, presenti nel sistema scolastico italiano, con vari nomi: scuole elementari uniche divise in tre sezioni, scuole rurali, scuole non classificate, scuole riunite affidate ad un unico maestro, scuole uniche pluriclassi. Oggi la normativa in atto dice che nei comuni montani, nelle piccole isole, nelle aree geografiche abitate da minoranze linguistiche, nel caso in cui il numero di alunni non consenta la formazione di classi distinte, per quanto riguarda la scuola primaria le pluriclassi sono costituite da non meno di 8 e non più di 18 alunni. Così ad esempio, è possibile formare una pluriclasse costituita da alunni di una classe prima e di una seconda, a condizione che la somma non superi la suddetta soglia di 18 alunni. Nella secondaria di primo grado possono essere costituite classi con alunni iscritti ad anni di corso diversi (pluriclassi) e che non possono superare i 18 alunni. Gli organi collegiali, in tal caso, stabiliscono i criteri di composizione delle classi, fermo restando il predetto limite numerico, e programmano interventi didattici funzionali al particolare modello organizzativo.

Dati

Ricordiamo che in Italia i cosiddetti piccoli comuni, con una popolazione inferiore cioè ai 5000 abitanti, sono secondo i dati ISTAT al 31/12/2019, sono 5.509, con Piemonte e Lombardia in prima linea.
La popolazione residente in tali aree geografiche arriva al 20% di quella regionale per la Lombardia e quasi al 13% per il Piemonte.
Secondo i dati del MIUR le pluriclassi nel 2019/2020 erano 1681, dal Friuli alla Sicilia, regione quest’ultima che conta anche un’alta percentuale di piccoli comuni insieme alla Calabria.

Secondo i dati dell’Indire, che dal 2018 ha avviato un’indagine per identificare la popolazione di riferimento e le caratteristiche dei territori dove si trovano le piccole scuole, e che con il Movimento “Piccole Scuole” supporta tali realtà locali, sono 1460 le scuole con pluriclassi, con circa 30.000 studenti, prevalentemente di scuola primaria, confermando il dato ISTAT citato, per cui le realtà delle piccole scuole si colloca prevalentemente in Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria, Sicilia e Campania.

Buone pratiche nell’education nelle scuole di montagna italiane
Euromontana, l’associazione europea multisettoriale per la cooperazione e lo sviluppo delle aree montane, ha recentemente pubblicato una raccolta di alcune best practices realizzate nel 2020 per la ripresa sostenibile e la costruzione di aree di montagna “smart”. Il volume, dal titolo “Initiatives for a sustainable recovery in European mountains “ presenta una significativa serie di buone pratiche adottate nelle zone di montagna in tutta Europa, relative all’ambiente, alla mobilità, all’energia, al turismo e all’istruzione. In questo ambito viene dedicato ampio spazio alle iniziative di Indire e del movimento Piccole Scuole.