Home I lettori ci scrivono Sì all’assunzione, no ai corsi di riconversione

Sì all’assunzione, no ai corsi di riconversione

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I docenti specializzati sulle attività di sostegno esprimono profonda preoccupazione per l’accordo siglato tra sindacati confederali e uffici scolastici regionali di Sicilia e Sardegna in merito alla concessione delle assegnazioni provvisorie su posti di sostegno per docenti non in possesso del titolo di specializzazione, per favorirre rientro in provincia di docenti neoassunti.

Le assegnazioni provvisorie verrebbero concesse solo previo accantonamento di posti coincidenti con quanti, in GaE e GI, possiedono titolo di specializzazione sul sostegno e quindi aspirano a incarichi a tempo determinato su quei posti.

Nonostante ciò esprimiamo le nostre preoccupazioni, in quanto:

 

  • L’accantonamento dei posti non prende in considerazioni eventuali MAD di docenti specializzati provenienti da altre province/regioni che, come previsto dalla legge 104, art. 12 e 13 e dalla nota 8481 del 27/08/2014- istruzioni operative supplenze a.s. 2014/15, hanno comunque la precedenza rispetto a docenti privi del titolo di specializzazione sul sostegno.

  • La difficoltà a controllare la regolarità e trasparenza delle operazioni.

  • I sindacati chiedono corsi di formazione per questi docenti che senza titolo ricoprirebbero incarichi di sostegno. Si parla quindi di corsi di riconversione, ovvero attività formativa assolutamente inadeguata allo svolgimento del delicato compito di insegnante di sostegno.

 

Chiediamo ai sindacati che, piuttosto si occupino di chiedere l’assunzione dei docenti specializzati presenti in GAE, nelle GM del concorso e in seconda fascia GI, anche attraverso la trasformazione di tutto l’organico di fatto in organico dell’autonomia, piuttosto che agire contro gli interessi di lavoratori e alunni con disabilità.

I docenti già specializzati hanno seguito una formazione altamente professionalizzante, sono preparati e molti di questi hanno anni di esperienza. I corsi di riconversione sul sostegno sono brevi, arrangiati e assolutamente non adeguati, hanno l’unico scopo di assorbire esuberi o favorire rientro dei neoassunti in provincia.

Gli alunni con disabilità e i precari specializzati non paghino gli errori del MIUR, i rimorsi di chi ha fatto una domanda di assunzione volontaria, gli eventuali errori degli algoritmi.

No ai corsi di riconversione sul sostegno, gli alunni e le alunne con disabilità hanno diritto a insegnanti preparati, questi ci sono già, basta assumerli.