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Sindaco di Venezia shock: i nostri giovani non vivono “sugli alberi di banane”

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Cari educatori, quando educhiamo pensiamo che non viviamo sugli alberi di banane: è una metafora forte, inappropriata, quella scelta dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.

Parlando di educazione dei ragazzi, in un’intervista all’emittente televisiva ‘Televenezia’, il primo cittadino del capoluogo veneto si è rivolto così a famiglie, docenti e dipendenti comunali: “dico ai genitori, alla scuola, al Comune, a me, dobbiamo fare un grande piano educativo per i nostri ragazzi, che sono il nostro obiettivo… perchè facciamo la differenza con gente che vive sugli alberi delle banane, tanto per capirci…”.

Sui social in tanti hanno paragonano l’affermazione del sindaco di Venezia con quella del presidente Fgic, Carlo Tavecchio, quano disse: “noi, invece, diciamo che Opti Poba è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio…”.

 

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Brugnaro, nell’intervista a affrontava il tema più generale del decoro e della sicurezza in città, prendendo spunto dai tre vandali tredicenni che qualche giorno fa avevano danneggiato una centralina del tram a Mestre. “Bisogna recuperare l’ordine e la sicurezza in questa città – ha detto il sindaco: dico ai genitori, agli insegnanti, alle scuole, al Comune, a me stesso, dobbiamo fare un grande piano educativo per i nostri ragazzi, che sono il nostro grande obiettivo educativo. Perchè c’è l’economia, che però funziona se la gente rispetta il sedile dell’autobus, il biglietto da pagare, se non butta la gomma americana per terra, o non sputa per la strada. Questo perchè facciamo la differenza con gente che vive sugli alberi delle banane”.

“Nessun pensiero negativo per alcuno – ha poi precisato stasera il sindaco con un tweet – ma un forte richiamo alla presenza dei genitori nell’educazione dei figli. Non siamo dei selvaggi!”.

Sempre su twitter, si è difeso pure dalle critiche di chi lo ha apostrofato come razzista: sono le “solite persone in mala fede! Preciso e confermo che dobbiamo educare i nostri figli perché non viviamo sugli alberi come i primitivi”.

La domanda sorge spontanea: quando un concetto è evidente, perché sottolinearlo? E perché ribadirlo? Forse, varrebbe la pena sapere cosa pensano sulle parole di Brugnaro i cittadini di Venezia. Forse scopriremmo che la super-intolleranza verso i ‘primitivi che vivono sugli alberi di banane’ non è solo quella di un sindaco che rilascia dichiarazioni inappropriate e inopportune.

 

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