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Sistema satellitare italo-argentino per l’osservazione della Terra

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Il 7 luglio scorso, presso il Miur, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Sergio Vetrella, e il direttore esecutivo dell’Agenzia Spaziale Argentina (Conae), Conrado Franco Varotto, hanno siglato un accordo che ha dato impulso all’unico sistema integrato esistente al mondo nel settore satellitare.
“L’osservazione della terra e le sue applicazioni – ha affermato Letizia Moratti, presente all’incontro – costituiscono, oggi, per tutti i Paesi, un elemento determinante della politica ambientale e di sicurezza per lo studio dei mutamenti climatici, per la gestione del territorio e delle acque, per la prevenzione, la mitigazione e la gestione dei disastri naturali e dei grandi rischi”.
Il ministro ha aggiunto che “l’Italia, in attuazione del Piano spaziale nazionale, attraverso l’Asi, dedicherà nei prossimi tre anni, circa 730 milioni di euro nel settore dell’Osservazione della Terra, 80 per cento dei quali dedicati interamente allo sviluppo di tecnologie satellitari e progetti per lo studio, la prevenzione e la gestione dei disastri naturali”.
Dopo aver ricordato che l’accordo tra Italia e Argentina rientra nella politica di internazionalizzazione voluta dal governo italiano, e che già ha visto tra l’altro la stipula di accordi bilaterali nel settore aerospaziale con il Giappone, la Cina, il Canada, la Russia e l’India, la Moratti ha sottolineato che il sistema italo-argentino è orientato, in particolare, alla prevenzione e alla gestione di alcune emergenze di comune interesse e necessità, come le frane, gli incendi, le inondazioni, i rischi vulcanici e sismici, l’epidemiologia sistemica.
“Peraltro – ha evidenziato il ministro –  la globalizzazione di certi fenomeni come le grandi emergenze e i disastri naturali ci porta alla necessaria internazionalizzazione e condivisione dei mezzi e degli strumenti utilizzati per far fronte alle sofferenze umane, ai disastri ambientali e economici, a certe povertà regionali”.