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Smartphone bloccati nelle ore di lezione, gli studenti masticano amaro: è dura ma ora siamo meno distratti

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Gli alunni masticano amaro ma alla fine accettano l’impossibilità di utilizzare il telefono cellulare a scuola: almeno quelli del liceo San Benedetto di Piacenza, dove dal primo giorno dell’anno scolastico, il 17 settembre, è stato introdotto il sistema innovativo, di origine statunitense, dal nome “Yondr”, che impedisce l’utilizzo dei telefoni cellulari a scuola attraverso l’uso di una “tasca”.

Basta foto in classe

“L’anno scorso i miei compagni mi facevano foto in classe, quindi sono contenta che quest’anno anche loro non potranno più usare il telefono per questo”, dice all’Ansa una studentessa di 15 anni del Liceo San Benedetto di Piacenza, l’istituto che, prima scuola in Italia ‘Phone-Free’, ha presentato alla stampa il progetto.

La pratica di fare foto o video in classe, purtroppo, risulta in aumento, come anche quella di ‘postare’ le immagini fisse o in movimento sui social (una procedura, quest’ultima, che non di rado porta a denunce alla polizia postale e a conseguenti indagini e procedimenti giudiziari).

Ora si socializza di più

“Per me il cellulare è una distrazione – ha ammesso una 14enne – quindi se lo avessi con me in classe sicuramente continuerei a guardarlo e mi distrarrei”.

“Io trascorro tutto il giorno con il mio telefonino: penso che stare sei ore senza sarà molto difficile”, dice un altro studente.

Una compagna di classe, 15enne, sottolinea, invece: “Ora che la scuola ci ha spiegato il perché di questa iniziativa l”ho compresa meglio e sono d’accordo: sicuramente non avere lo smartphone aiuterà tutti noi a socializzare di più”.