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Sono una precaria: mai come in questi giorni mi sono sentita trascurata e bistrattata

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Gentile Ministro Lucia Azzolina, sono una insegnante precaria da 14 anni tra scuola pubblica, paritaria e privata e mai come in questi giorni mi sono sentita trascurata e bistrattata.

Dopo anni spesi nella Scuola Privata e Paritaria, insegnante su materia ma anche col ruolo di referente per il sostegno, senza che questa mansione venisse per niente riconosciuta (perché come si sa, nelle Paritarie questi incarichi non sono riconosciuti né tanto meno retribuiti), ho finalmente potuto scegliere di fare un intero anno regolare, di sotegno, in una seconda superiore di un Liceo Linguistico Paritario e poi due anni regolari, di sostegno, nella Scuola Media pubblica. 

Ebbene, da tre anni mi dedico al sostegno con dedizione, corsi di aggiornamento e studio, approfondimenti di metodologie didattiche e materiale informativo, libri di testo e strumenti digitali, riunioni, incontri al CTS e ora mi viene quasi sicuramente del tutto preclusa la possibilità di continuare in modo proficuo e intelligente il mio percorso col sostegno, perché le GPS contemplano l’inserimento in seconda fascia, solo per i tre anni con continuità di ordine e grado? 

Ma perché questa ingiustizia? 

Mi sono iscritta alla selezione del TFA a Padova sia per le Medie che per le Superiori investendo del tempo di studio e del denaro, e mai come quest’anno mi sarebbe stato utile poter fare sostegno con certezza, avendo chiara dentro me la vocazione del percorso a sostegno delle categorie più deboli e l’interesse per lo studio e l’approfondimento delle relative metodologie didattiche. 

Ora, così, per una formalità che pare più un capriccio che una questione logica (mi permetta….qual’è la logica?) quasi sicuramente l’anno scolastico che arriva mi vedrà di nuovo supplente su materia e i miei ragazzini che seguo da due anni alle Medie non vedranno rispettata la continuità. 

Mi dispiace davvero tantissimo! Che perdita di tempo ed energie… che situazione demotivante e ingiusta.

Maria Beghelli – insegnante precaria