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Sostegno, coprire i posti vuoti con i docenti precari abilitati sulla materia. Una proposta

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Prosegue l’iniziativa “Dillo al Ministro” che, dopo aver raccolto un documento sintetico con le principali richieste da parte del personale scolastico, continua a dare voce alle numerosissime proposte di chi la scuola la vive ogni giorno.

Fra le tantissime lettere che riceviamo, pubblichiamo quella di un lettore che propone una sua personale proposta su come coprire i posti di sostegno che ogni anno restano scoperti.

La tematica è molto complicata e delicata e periodicamente questa testa affronta la questione da diverse prospettive. Come abbiamo riportato in precedenza, sul sostegno quest’anno il numero di supplenti arriverà al 40% e ciononostante resteranno sicuramente cattedre scoperte, specie al Nord. Ecco cosa propone il nostro lettore:

 

La mia proposta – che è nel contempo una richiesta – è molto semplice: dato l’elevato numero di docenti di sostegno necessari a fronte dei pochi specializzati, in considerazione del fatto che molti docenti precari sono ancora in attesa del ruolo, si potrebbe destinare al sostegno docenti della materia in attesa del ruolo (ad es. con incarichi triennali), magari previo corso, evitando la spesa ed i tempi del TFA, soprattutto se già in possesso di abilitazione sulla materia. Io appartengo alla Classe di concorso A046, abilitato con Concorso nel 2001 ed idoneo al Concorso 2016, ancora in attesa del ruolo.
Auspico una maggiore utilizzazione dei docenti di materie giuridiche ed economiche nelle scuole ed un loro maggiore coinvolgimento affinché le cosiddette competenze di Cittadinanza e Costituzione ricevano la giusta attenzione. Insomma, più diritto e più sostegno!

 

Come funziona “Dillo al ministro Fioramonti”

Per far sentire la propria voce la Tecnica della Scuola ha aperto un gruppo Facebook dove esprimere il proprio pensiero(CLICCA QUI PER PARTECIPARE).

Per partecipare alla nostra iniziativa e far sapere le priorità e le vostre idee per la scuola italiana, potete anche scrivere a [email protected].

Le vostre proposte saranno pubblicate anche sul nostro sito.