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Stato giuridico, si riparte

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E’ ripreso il 15 febbraio in Commissione cultura e istruzione della Camera il dibattito sul disegno di legge sullo stato giuridico dei docenti che era ormai fermo da più di 3 mesi.
Il relatore Paolo Santulli (Forza Italia) ha presentato un nuovo testo che ripropone, con alcune modifiche, i contenuti essenziali che già si conoscevano.

Viene riconfermata l’articolazione della carriera docente nei tre livelli di docente, docente ordinario e docente esperto; "livelli che – precisa il testo – costituiscono riconoscimento della professionalità maturata e non implicano sovraordinazione gerarchica".
E proprio su questo punto il nuovo testo prevede una modifica significativa rispetto all’ipotesi iniziale: il trattamento economico differenziato da attribuire a ciascuna articolazione della carriera nonché le modalità per il passaggio ai livelli superiori e le modalità per la valutazione delle prestazioni di ogni docente ai fini della progressione economica e di carriera saranno definiti attraverso la contrattazione collettiva.
Resta confermata l’istituzione di una apposita area autonoma di contrattazione per i docenti il cui trattamento economico e giuridico verrebbe discusso separatamente da quello del personale non docente.

Una logica conseguenza di questa soluzione è che le rappresentanze sindacali di scuola riguarderebbero solamente il personale non docente.
E’ certamente questo l’aspetto più delicato dell’intero provvedimento e che, ovviamente, ha già provocato le maggiori opposizioni da parte delle organizzazioni sindacali.

Ma la maggioranza appare intenzionata a procedere a grandi passi verso l’approvazione della legge, soprattutto dopo che nei giorni scorsi Forza Italia ha preso posizione contro la bozza di decreto sul secondo ciclo sottolineando al tempo stesso la necessità di riaprire in tempi rapidissimi l’iter parlamentare dei disegni di legge sullo stato giuridico e sugli organi collegiali.
Angela Napoli, di Alleanza nazionale, è intervenuta a sostegno di Paolo Santulli e ha sottolineato che una nuova legge sullo stato giuridico non è più rinviabile, dal momento che quella attuale risale al 1974 e "non risponde più alle esigenze e alle mutate e più incisive funzioni svolte dal corpo docente nelle istituzioni scolastiche nazionali".
L’esame del provvedimento non è stato ancora calendarizzato nel dettaglio, ma nella giornata del 16 febbraio il presidente della Commissione Ferdinando Adornato ha precisato che se ne parlerà non prima della prossima settimana "proprio per consentire a tutti i gruppi una adeguata valutazione delle rilevanti novità introdotte dal relatore nella propria proposta di testo unificato".