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Storia moderna, studenti impreparati: colpa dei libri di scuola?

Gli studenti italiani hanno una buona conoscenza della storia antica, meno di quella moderna e solo uno su dieci trova risposte sui libri scolastici per chiarire i dubbi sui protagonisti dell’ultimo secolo: per saperne di più la maggior parte di loro si rivolge invece alla tv, in particolare alle fiction e ai film, e addirittura ai videogiochi. Poco consultati, invece, i libri scolastici che finiscono sotto accusa perché troppo legati a contenuti antichi. I dati giungono dalla Eta Meta Research, società di ricerca che in occasione del “Premio Campione 2006” ha realizzato uno studio sui “campioni” del secolo scorso sottoponendo ad un questionario 350 giovani delle scuole medie superiori.
Dallo studio, condotto tra dicembre e gennaio 2006, emerge che la tv è considerata più attendibile dei testi, anche quando questi sono scolastici. “La ricerca dimostra che la televisione – spiega Saro Trovato, presidente di Eta Meta – è considerata dai ragazzi la fonte più attendibile, mentre pochissimi ritengono i libri di testo aggiornati e soprattutto in grado di spiegare con un linguaggio attuale i fatti e i personaggi dell’epoca storica più vicina a noi”.
Al di là dell’inadeguatezza dei libri scolastici rispetto ai personaggi storici più attuali, ciò che si evidenzia dallo studio è soprattutto la grande confusione rispetto alla storia moderna. Un giovane su tre fa confusione su Giovanni Falcone, scambiato con Borsellino, pensando che sia morto in un attentato sotto la casa della madre. E solo uno studente su quattro è in grado di collegare Angela Casella al suo impegno contro i rapimenti: il 24% la confonde addirittura con la cantante Caterina Caselli.
Per non parlare degli eroi legati al secondo conflitto mondiale, come il carabiniere Salvo D’Acquisto: per l’80% non sarebbe stato ucciso dai Nazisti, mentre il 33% lo crede vittima della banda della Uno Bianca, il 20% lo ritiene caduto nell’attentato contro Falcone e il 19% per mano delle Brigate Rosse. Non si salvano nemmeno i premi nobel: a proposito di Rita Levi Montalcini, se uno su tre sa che le è stato assegnato per la ricerca scientifica, il 25% la associa alla pace.
“In linea di massima – continua Trovato – emerge una conoscenza confusa di quella che la storia e i personaggi dell’ultimo secolo. Come gli stessi ragazzi ammettono spesso si è più preparati sulla storia antica di quella che ha segnato il nostro quotidiano: alcuni errori sono addirittura eclatanti, ma quello che fa pensare è il fatto che la storia contemporanea i giovani la imparano da film e videogiochi”.
E i risultati della ricerca, purtroppo, danno ragione a questa tesi. Alla domanda “Come reputi la tua conoscenza della storia e dei personaggi degli ultimi decenni?”, solo l’8% degli studenti interpellati ha risposto “approfonditamente”; il 29% ammette di possedere addirittura una conoscenza “scarsa” a cui va aggiunto un altro 27% che la definisce “superficiale”. Eppure gli stessi ragazzi intervistati ritengono che conoscere la storia degli ultimi decenni sia molto importante per capire la situazione contemporanea (il 31% ha risposto assolutamente, il 32% abbastanza).
Sono gli stessi studenti a dare chiare indicazioni sulle origini del disagio: per il 28% i programmi scolastici e libri di testo risulterebbero del tutto inadeguati, deludenti e parziali per il 32%. Appena il 13% dei giovani li trova “del tutto esaustivi”. Ecco che allora per approfondire le conoscenza sui personaggi storici più vicini a noi la scuola (11%) viene considerata utile in tal senso solo dopo film e fiction (31%), documentari (28%), giornali e i libri (16%). Insomma per la scuola ed in particolare per i libri di storia sembrerebbe proprio una bocciatura in piena regola.
Alessandro Giuliani

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