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Stromboli, manca la maestra e la campanella da due settimane suona invano

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Ufficialmente anche a Stromboli l’anno scolastico ha avuto inizio. Gli insegnanti della scuola primaria, assegnati alle due pluriclassi (21 alunni in tutto), tardano ad arrivare. Delle due solo una ha preso regolarmente servizio; l’altra è stata trasferita a Panarea, dove il corpo docente non sarebbe ancora stato formato. E gli alunni o stanno a casa, prolungando il periodo delle vacanze, o trovano ospitalità nell’unica classe funzionante. Analoga situazione per la scuola media (16 alunni): solo due docenti in servizio, mentre gli altri devono ancora essere nominati. Per questo motivo i rappresentanti dei genitori di Stromboli, infuriati, insieme al sindaco di Lipari, Mariano Bruno, si sono presentati dal dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Messina, il quale ha subito promesso interventi celeri, con la nomina dell’insegnante per le elementari.

Ciò sante, la situazione di disagio è destinata a permanere anche nel futuro, perché spesso gli insegnanti nominati per le isole Eolie non accettano l’incarico e chi accetta deve fronteggiare il problema legato al mare, che non garantisce una continuità ai collegamenti e ai trasporti, specialmente d’inverno.  
I genitori degli alunni non si danno per vinti e, oltre alle continue sollecitazioni rivolte agli organi competenti, hanno aperto una pagina su Facebook per far conoscere la grottesca vicenda che i loro figli stanno vivendo. Certo non si aspettavano le decine di autocandidare di docenti precari disposti a trasferirsi nell’isola. Tra di loro anche giovani coppie di fidanzati , che, forse, nel nome di un lavoro ritrovato, avrebbero potuto anche coronare il sogno di amore. Ma, si sa, per salire in cattedra ci sono abilitazioni, graduatorie, concorsi, ecc.
 Tanta attenzione verso la scuola di Stromboli fa dire al sindaco Mariano Bruno che “la disponibilità di docenti da ogni parte d’Italia a trasferirsi nelle isole per noi eoliani è motivo di grande orgoglio”. Ma il solo orgoglio non è sufficiente a risolvere il problema. E’ un diritto dei bambini pretendere la presenza dei docenti; è un dovere dello Stato garantirne la nomina.