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Studente picchiato dai compagni, da punire anche chi ha visto e non è intervenuto

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Continuano i casi di bullismo a scuola. Questa è la storia di uno studente di quattordici anni e di origini marocchine che frequenta il primo anno di un istituto tecnico di Pavia. Il ragazzo, rientrato per ultimo in classe dopo un’attività di laboratorio, è stato immobilizzato e preso a calci e pugni da parte di due compagni. Ad intervenire sono stati i docenti che hanno provveduto a liberarlo.

Dopo l’accaduto, la dirigente scolastica dell’istituto ha convocato con urgenza il consiglio di classe, chiedendo immediatamente l’espulsione per gli aggressori e una sospensione per 14 giorni per chi è stato presente durante la violenza, ma non è intervenuto.

Secondo quanto si apprende dall’Ansa, al momento la richiesta è stata inoltrata al consiglio d’istituto e si attende la decisione definitiva.

L’approfondimento della Tecnica della Scuola sulle aggressioni a scuola

La Tecnica della Scuola per ragionare sul fenomeno e produrre riflessioni che possano aiutare gli educatori a comprendere questi episodi, per arginarli, ha invitato gli esperti: Francesco Pira, professore associato in “Sociologia dei processi culturali e comunicativi” presso l’Università di Messina; Filomena Labriola, pedagogista e presidente Anpe (Associazione Nazionale Pedagogisti) per Puglia e Basilicata; Elena Arestia, psicologa scolastica; Elena Ugolini, responsabile generale delle Scuole Malpighi; Antonio Affinita, direttore generale Moige – Movimento Italiano Genitori Onlus.

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